
Secondo le stime della Fondazione Auxilium, sono circa 2 mila in Liguria le persone in stato di povertà estrema. Si parla di casi al limite della sopravvivenza, persone per le quali la casa è addirittura un di più di fronte al rischio di non poter mangiare e dormire. “Solo nel nostro servizio contiamo circa 870 persone – spiega Alberto Mortara – ma non posso pensare che vengano tutti da noi. Crediamo siano circa il doppio”. I dati Istat, sottostimati secondo la Fondazione, parlano invece di circa mille persone in gravissima difficoltà economica.
“Nei centri d’ascolto della Caritas – dice Gigi Borgiani – abbiamo più di 9 mila persone. In prevalenza sono donne con figli, disoccupati, giovani che hanno perso il lavoro, numeri comunque molto alti”. A preoccupare è l’emergenza legata al gioco d’azzardo, un giro d’affari vertiginoso che sforna sempre più poveri. “La Fondazione Antiusura – continua Borgiani – ha visto in due anni un aumento del 300% delle persone indebitate che si rivolgono ai suoi sportelli”. Il poco che si ha in tasca lo si butta in scommesse o slot machine. E si perde anche quello. Una spirale senza via d’uscita.
E poi c’è chi è povero anche se non sembra. Ed è qui che i numeri schizzano drammaticamente verso l’alto. “Un grave aumento dei senzatetto non esiste – afferma Andrea Chiappori, responsabile della Comunità di Sant’Egidio Genova – sono anni che siamo intorno alle 200 persone che vivono per strada di notte. Un altro aspetto è invece il servizio mensa. Noi ne apriamo una tre volte alla settimana in via delle Fontane. Giovedì scorso siamo arrivati a 537 persone. E siamo partiti da 90”.
IL COMMENTO
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