salute e medicina

Il fondatore della Gigi Ghirotti: "È stata solo una scelta terapeutica"
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 “Quella di dj Fabo non è stata eutanasia, ma una scelta terapeutica. Aveva il diritto di farlo anche in Italia”. Lo ha detto a Primocanale Franco Henriquet, il presidente dell’associazione Gigi Ghirotti nata proprio per accompagnare i malati terminale alla morte nel modo più dignitoso possibile. La vicenda è quella di Fabiano Antoniani (questo il suo nome all’anagrafe), rimasto cieco e tetraplegico dopo un tremendo incidente stradale, morto il 27 febbraio in una clinica svizzera dove ha potuto interrompere legalmente le cure che lo tenevano in vita.

“Anzitutto rispetto per questa scelta, ognuno può fare le sue
– spiega il medico fondatore della Onlus – È una vicenda particolare. Io ho fatto una riflessione: Fabo era sotto nutrizione artificiale. Si tratta di una terapia, ormai è assodato da parte di tutte le società scientifiche del mondo. E come ogni terapia deve essere fatta con la volontà della persona. Nessuno può essere sottoposto a trattamento sanitario se non lo vuole. È sancito dalla Costituzione, articolo 32”.

Per questo, secondo il professor Henriquet, quella praticata da dj Fabo in Svizzera non è eutanasia né suicidio assistito: “A quel punto, se poteva scegliere di interrompere l’alimentazione artificiale, avrebbe avuto il diritto di chiedere di non soffrire, perché ovviamente si va incontro al senso di fame. Avrebbe potuto perciò chiedere la cosiddetta sedazione terminale o palliativa, che qualcuno considera come eutanasia passiva ma è solo una scelta terapeutica”.

Il radicale Marco Cappato, che lo ha aiutato e accompagnato in Svizzera, è andato ad auto denunciarsi. Potrebbe dover rispondere di aiuto al suicidio. “Ma Fabo avrebbe potuto interrompere la sua vita nel nostro Paese, chiedendo qualcosa che era in suo diritto”. Henriquet chiarisce che non si tratta di eutanasia: “Io stesso sono contrario, perché va in contrasto alle cure palliative di cui ci occupiamo, però sempre nel rispetto della volontà del malato. Difficile che l’eutanasia possa entrare nella legislazione italiana. Ciò che manca è una legge sulla determinazione anticipata di trattamento”. Altrimenti detto testamento biologico. “Ma non riguarda questa vicenda: lui era capace di intendere e volere”.