cronaca

Sub spezzino che cercava un corpo nel fiume Brenta
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Commemorazione a Noventa Padovana di Rosario Sanarico, il sostituto commissario della polizia di La Spezia ed esperto subacqueo che un anno fa morì nel fiume Brenta, mentre era impegnato nelle ricerche del corpo di Isabella Noventa, la segretaria uccisa nel gennaio 2016 e il cui cadavere non è mai stato trovato.

Alla messa di suffragio e poi all'inaugurazione di un cippo commemorativo nei pressi delle chiuse di Stra (Venezia) dove il sub rimase incastrato, perdendo la vita, c'era anche il capo della Polizia, prefetto Franco Gabrielli, assieme ai questori di Padova, Gianfranco Bernabei, e Venezia, Angelo Sanna.

"Sembra quasi un controsenso e un'assurdità ma oggi è una giornata di festa - ha detto Gabrielli - perché il lascito di Rosario va ben al di là della tragicità della sua fine. I ricordi, le testimonianze, la stessa presenza significativa di questa comunità che si è stretta attorno ai familiari e alla polizia di Stato danno la cifra del lascito di questo straordinario uomo".

Significativa inoltre la presenza alla commemorazione di un gruppo di ragazzi delle scuole medie,
che hanno definito la figura di Sanarico come quella di "un eroe". "La testimonianza dei ragazzi avuta questa mattina, se è possibile - ha aggiunto il capo della Polizia - è ancora più straordinaria. Che un figlio pensi al padre coma ad un eroe è quasi normale, ma che degli studenti, dei ragazzi su quali spesso esprimiamo giudizi anche inclementi si soffermino su quando accaduto, usando le parole che oggi ci hanno consegnato, è un segno straordinario, forse l'impresa più straordinaria di Rosario".

"Ci farebbe veramente piacere che lo trovassero quel povero corpo - ha poi aggiunto la madre di Rosario Sanarico - purtroppo per cercare lei è morto mio figlio, per questo il dolore è ancora più grande".