"Il Pd non è stato un contenuto politico, ma un metodo. Serve una guida che abbia la naturale attitudine ad accettare anche i momenti di incomprensione. Credetemi, si soffre da matti. È la prima volta che vivo una fase così in un partito. Dall'altro lato sono maturate amicizie. Io sto provando a fare quel passo indietro, ditemi voi quale, che consenta di uscire tutti con l'orgoglio di appartenere a questo partito. Chi può ricomporre la situazione è solo il segretario. Non posso che dire che ho fiducia in lui e nella sua capacità di guidare questa gente meravigliosa. Ci mancherebbe che qualcuno ti dicesse che non devi candidarti", dice rivolgendosi a Renzi. Continua: "I conflitti scoppiano anche perché ci sono equivoci. Non è semplice decodificare certi segni. Siamo a un passo dalla soluzione, dal trovare i tempi giusti che consentano ai candidati alternativi al segretario uscente di sentirsi dentro la possibilità di portare una sfida dignitosa. Capisco bene che ci sono elezioni amministrative e che quindi dovremmo accelerare in modo consistente la procedura congressuale. Ragioniamo di una conferenza programmatica che tolga ogni alibi a chi perde. Togliete ogni alibi, anche a me, sul processo di scissione. È possibile trovare un punto d'equilibrio?", ha detto Michele Emiliano, governatore della Regione Puglia e uno dei principali leader della minoranza
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