
Nell'occasione il medico è tornato sulla richiesta ad oggi più pressante nei confronti della Regione: "Serve un riconoscimento del nostro lavoro attraverso un accreditamento che attendiamo da 7 anni. La nostra realtà presta assistenza domiciliare a molti malati tuttavia questa opera non viene riconosciuta in modo economico e proseguire il nostro cammino diventa difficile. Con la legge 38, sulla terapia del dolore, la tendenza potrebbe cambiare ma stiamo attendendo ormai dal 2010".
IL COMMENTO
Che difficile guidare a Genova strozzata dalle soste in doppia fila
Che l'inse, perché la ribellione parte sempre da Genova?