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La squadra rossoblù tra infortuni e sconfitte è in piena crisi
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Il Genoa a Napoli perlomeno cade in piedi. Una sconfitta in qualche modo preventivata e quindi indolore. Resta un primo tempom piu’ che dignitoso, una sensazione di ritrovata unità, ma c’è pure la brutta notizia degli stop di Gentiletti e soprattutto di Miguel Veloso.

Il portoghese si è stirato e starà fuori almeno cinque settimane. Un’assenza pesantissima considerato che il centrocampo rossoblu’ rappresenta il ventre molle di una squadra che su 24 punti a disposizione ne ha fatti solo due.

Una marcia da serie B sparata se non fosse per la pochezza delle concorrenti. Juric è soddisfatto della prestazione almeno nei primi 45’. Nella ripresa il Genoa si è solo difeso subendo un Napoli che ha cambiato marcia e grazie a Maertens ha sfondato mandando in rete Zielinski e Giaccherini. Un uno-due che ha stroncato Burdisso e compagni.

Ora in attesa dei risultati di palermo e Crotone, c’è un trittico decisivo per archiviare la pratica, alemno così era fino a qualche settimana fa, salvezza. Pescara in trasferta , poi Bologna in casa e quindi Empoli fuori. Minimo servono 5 punti e soprattutto c’è da sbloccare una squada che non vince piu’, ultimo successo è il recupero con la Fiorentina.

Per Juric mille problemi, Hiljemark e Cataldi in mezzo non convincono e lo stesso allenatore è sotto esame da parte della società che non chiedeva certo l’Europa ma non immaginava di trovarsi in questa situazione.

La cessione di Rincon e gli infortuni hanno tolto sicurezza ai rossoblu’. Il match di Napoli ha forse detto che c’è la voglia di cambiare registro, ma a dirlo sarà il campo. Di qui in avanti alibi non li ha piu’ nessuno.