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Ma come: ci eravamo già persi il controllo della nostra acqua con l'operazione Iren che fa acqua da tutte le parti (prova ne è che abbiamo perso totalmente il controllo dopo la partita gestita da Doria, con una rete piena di buchi e senza manutenzione, dimostrando palese incapacità di gestione e lasciando spesso interi quartieri all'asciutto) e volevamo dargli Amiu così da distruggere anche il sistema di raccolta e lasciar speculare sulla pelle dei genovesi?
Bene hanno fatto i Consiglieri comunali a bocciare una delibera che decideva l'ennesima svendita di Genova. Doria arriva alla fine del mandato con molti più problemi di quando ha iniziato, ed è bene voltare questa triste pagina della città che ha visto chiudere la Fiera, chiudere il mercato del pesce per mandarlo in montagna, lasciare l'aeroporto fermo al palo e sempre più vuoto, tenere ingessato il porto per incapacità di scegliere un commissario (salvo l'auto-indicazione del sindaco), bloccare senza alcuna idea spazi fondamentali come Hennebique e Ponte Parodi, non risolvere i problemi di Amt, Iren e Carlo Felice. E infine l'emblema, la nostra Galleria Mazzini, sempre con le stesse impalcature arrugginite mentre Milano e Roma hanno ristrutturato le loro in modo meraviglioso per farle vivere e godere a cittadini e turisti.
Si potrebbe sintetizzare con due parole questa amministrazione: vendo, chiudo... e me ne vado.
IL COMMENTO
Siamo diventati il Portogallo e nessuno ce lo aveva detto
Il mio Corriere Mercantile oggi avrebbe 200 anni...