cronaca

La Regione accetta di mediare e apre a contributi economici
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La Regione tende una mano a Palazzo Tursi, nonostante il Comune fosse assente annunciato all'ennesimo incontro sul caso Cà de Pitta, sede sfortunata del nuovo mercato del pesce genovese. Toti e la sua giunta faranno da tramite con Doria per sbloccare una stasi che inizia a pesare fisicamente sui lavoratori della filiera e, se necessario, contribuiranno economicamente per velocizzare i lavori di cui ha bisogno la nuova piastra. In attesa, si spera, di tornare in riva al mare come vorrebbero la storia e la logica. 

Eccetto il Comune c'erano tutti: il presidente Toti con gli assessori Rixi e Mai, le associazioni di categoria, i rappresentanti di Asl e Camera di Commercio. La Regione non può giocare in prima linea, ma ha accettato comunque il ruolo di mediatore tra le parti. Lo stesso che assunse nella delicata vertenza Atp, fondamentale per uscire dalle pastoie. In una nota, Doria aveva fatto sapere che riteneva superfluo partecipare e chiedeva alla Regione che piuttosto ci mettesse i soldi. Anche questa richiesta ha trovato spazio. 

Si tratta quindi di dare uno sprint decisivo alle migliorie promesse dal Comune nell'arco dei prossimi due-tre mesi, che però i commercianti chiedono di attuare in brevissimo tempo. "Siamo stanchi, questa vita ci pesa. Ogni notte ci alziamo due ore prima per fare il giro dei magazzini in tutta la città e assicurare così l'assortimento a tutte le pescherie. Abbiamo figli e nipoti, non tutti hanno vent'anni. Ribadisco che i nostri non sono capricci", spiega Danilo Veloce, rappresentante dei dettaglianti. Martedì saranno due settimane esatte di mercato deserto dopo la falsa partenza del 24 gennaio. 

Si va avanti a suon di incontri. Lunedì alle 16 i dettaglianti si vedranno tutti a Cà de Pitta, senza furgoni, per fare il punto della situazione. Mercoledì nuovo vertice in Comune con l'assessore Emanuele Piazza e tutti gli operatori, compresi i grossisti, per capire se ci saranno novità a breve termine. Il pesce continua ad arrivare sui banchi dei negozi e per ora non ha subito variazioni di prezzo. "Ci stiamo venendo incontro, anche i grossisti collaborano", spiega Veloce. Un equilibrio precario, che non potrà durare a lungo. 

Per ora bisogna farsi andare bene il mercato bisagnino, ma la speranza è quella di recuperare uno spazio costiero, come era piazza Cavour. La regione, in prima fila l'assessore Rixi, hanno assicurato che si può fare nell'arco di due anni. Una promessa accolta con grandi sorrisi da pescatori e venditori. La Regione ha offerto la disponibilità per aprire un'apposita Cabina di regia, considerati anche i progetti già esistenti.