Da diversi mesi Corrado Mori, assessore uscente della giunta Federici, è considerato dai renziani del Pd il candidato in pectore nella corsa a sindaco della Spezia. Pronto a fare le primarie, pronto a candidarsi, spinto da Raffaella Paita e dai suoi seguaci, è partito con largo anticipo, girando i quartieri, seppure non in veste ufficiale di candidato. Dall’altra parte del Pd spezzino però ci sono gli uomini del Ministro Orlando che non vedono di buon occhio la sua candidatura. E anche nella sinistra Dem legata all’europarlamentare Benifei non mancano i dubbi. Ora sono spuntati pure i comunisti alleati del Pd che fanno riferimento al vicesindaco Ruggia che si è candidato in prima persona (ma senza primarie). E anche loro non considerano Mori un buon candidato.Sondaggi e sensazioni che si respirano in città hanno fatto il resto.
E così ora gli stessi renziani non sono più convinti di sostenere il fedelissimo assessore. Anzi Raffaella Paita avrebbe confidato ad alcuni amici del partito che sarebbe pronta a sostenere un candidato condiviso con Orlando, evitando le primarie, purché non sia un nome imposto dal Ministro. Il problema però – ora – è fermare la macchina che è già partita, cioè dire a Mori che si stava scherzando, che non è lui l’uomo giusto per continuare a governare La Spezia.
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