
D'altra parte è stato questo, fin da subito, l'obiettivo di Tiler che, con i suoi mosaici di piastrelle, ha segnalato luoghi abbandonati, zone degradate, quartieri pericolosi, aprendo un dibattito molto ampio sui social network. Di Tiler si sa ben poco, anche perché per mantenere l'anonimato lavora nascondendosi sotto una maschera da scimmia. La sua pagina Facebook è diventa una sorta di agorà. Sono decine i casi portati all'attenzione dei cittadini e degli amministratori con le sue 'piastrelle d'arte'.
IL COMMENTO
Che difficile guidare a Genova strozzata dalle soste in doppia fila
Che l'inse, perché la ribellione parte sempre da Genova?