Il tavolo della piccola impresa di Genova, che riunisce artigiani e commercianti (Ascom-Confcommercio, Cna, Confartigianato, Coldiretti e Confesercenti) contesta la delibera per l'aggregazione fra Amiu e Iren e ne chiede la modifica. "L'unico risultato certo oggi è l'ennesimo salasso per cittadini e imprese con l'aumento della Tari. Su tutto il resto ci sono solo risposte vaghe", dicono le associazioni di categoria che chiedono risposte sull'articolazione della raccolta differenziata e su come il piano industriale porterà razionalizzazioni e riduzione dei costi. Per questo il 31 ci sarà un presidio in consiglio comunale in occasione della discussione della delibera. Il punto più contestato è la durata del mutuo per pagare la bonifica di Scarpino e gli extracosti del trasporto fuori regione: "Se spalmato su soli 10 anni comporterebbe ulteriori, insopportabili aumenti per tutta la comunità genovese", affermano.
Chiedono la durata trentennale e revisori dei conti nominati dalla Camera di commercio nel collegio sindacale per monitorare la situazione. "Siamo stufi di essere trattati come un bancomat e che i nostri soldi debbano sempre essere individuati come la soluzione alla mala gestione della cosa pubblica, di cui Amiu e Scarpino sono esempi eclatanti - dicono Felice Negri, Massimo Giacchetta, Paolo Odone, Patrizia De Luise e Valerio Sala - se sarà necessario valuteremo anche un esposto alla Corte dei Conti per verificare se il disavanzo creato sia da considerare danno erariale"
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