Istituito un tavolo tecnico per la valutazione del rischio valanghe. Ne dà notizia la Protezione civile. Un gruppo di esperti, informa il Dipartimento, si è riunito, presso il Centro Operativo Comunale di Penne (Pe) per valutare le azioni da mettere in campo in relazione al rischio residuo valanghe a seguito delle eccezionali nevicate dei giorni scorsi e dei terremoti del 18 gennaio. Il team è costituito da personale di Meteomont, il servizio nazionale di previsione neve e valanghe, di cui fanno parte Corpo Forestale dello Stato/Carabinieri, Comando Truppe Alpine e Servizio meteorologico Aereonautica e di Aineva, l'associazione delle Regioni e Province Autonome dell'arco alpino italiano. Partecipa alle attività il Centro di competenza del Dipartimento, l'Università degli studi di Firenze con il Dipartimento di Scienze della Terra che ha provveduto a installare a Rigopiano strumenti che aiutano a monitorare l'attivazione di nuove valanghe sul versante sovrastante l'hotel. L'attenzione è alta in tutte le regioni interessate dal maltempo e dai terremoti. Le Regioni, rileva la Protezione civile, possono richiedere agli esperti sopralluoghi per la valutazione della rischio di distacco di nuove valanghe. In particolare verifiche con sorvolo sono già state realizzate nell'area dei Monti Sibillini
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