Stasera la puntata di Macaia si occuperà anche di sanità con la presenza in studio dell’assessore Sonia Viale che risponderà alle domande di medici e operatori insieme ad alcuni direttori generali di Asl e di ospedali e dibatterà con il consigliere del Pd, Valter Ferrando che è un medico-politico e che conosce bene i problemi di San Martino e del Ponente.
Sarà una occasione per Primocanale di aprire un grande confronto sulla salute nella nostra regione, che non sembra essere piazzata molto bene nelle classifiche sull’offerta sanitaria. Anzi appare in queste come una regione meridionale incuneata nel Nord.
Le ultime vicende sull’epidemia di influenza, che era stata largamente prevista dagli esperti (basta riascoltare le nostre interviste di alcuni mesi fa al professor Icardi per averne la conferma), hanno fatto riemergere i seri problemi dell’emergenza negli ospedali. Solo un aspetto dell’insieme ben più grave. Ce ne occuperemo a Primocanale anche con tre appuntamenti convegno-tv di alto livello che si svolgeranno nei prossimi mesi.
Ma quello di cui parleremo a Macaia è a nostro avviso il tema centrale: l’organizzazione degli ospedali a Genova ma anche in Liguria. Oggi gli ospedali versano in condizioni abbastanza pietose con doppioni e triploni di reparti strategici che creano spesso problemi di assistenza e che inghiottono montagne soldi. Dunque occorre una razionalizzazione che va fatta con coraggio. Con lo stesso coraggio con cui si sarebbe dovuta fare quella delle Asl, cinque in un fazzoletto di territorio, riducendone drasticamente il numero invece di creare Alisa, supercoordinatore dal fascinoso nome, di cui francamente non ho ancor compreso le mansioni e che mi pare sempre di più una replica “politica” dell’Agenzia regionale della salute di buona memoria montaldiana.
E’ indispensabile un vero coordinamento clinico fatto sul campo con pochi grandi reparti molto forti che possano, con organici medici e infermieristici adeguati (oggi sono all’osso e costretti a turni massacranti) coprire sia l’attività ordinaria che quella di urgenza.
Chirurgie, ma anche Medicina, Ortopedia e Diagnostica per immagini in ogni Asl della Liguria, tre a Genova. Attività specialistiche, dall’urologia alla chirurgia toracica, due al massimo a Genova, una al San Martino e l’altra nella Asl 3 con l’ospedale Galliera (che forse ora per davvero dovrebbe pensare all’ipotesi di rinascere a Ponente) e l’Evangelico (a Voltri). Tutto per eliminare doppioni come si fa in tutte le grandi aree sanitarie europee. Concentrare forze e capacità per creare eccellenza.
Con il lancio di eccellenze ben individuabili anche per localizzazione territoriale e per numeri di interventi: si sa quali sono, basta far funzionare il passaparola se non si vogliono leggere le relazioni di Agenas!
C’è chi ipotizza anche squadre di medici che si muovono all’interno della regione tra le varie strutture ospedaliere, appoggiandosi logicamente ai locali reparti specialistici. In modo da fornire il miglior servizio da ogni parte.
A proposito di Ponente e di spostamento del Galliera, è di ieri l’ indiscrezione pubblicata dal Secolo XIX di un interesse del mega gruppo privato lombardo di Humanitas per l’area di Erzelli. Notizia interessante se vista nell’ipotesi di fare di quel luogo un centro di ricerca guidato dai maghetti dell’Iit che però deve fare molto riflettere i politici della Regione e gli amministratori dell’ospedale Galliera se andare avanti con il piano di mantenimento dell’ospedale della Duchessa a Carignano. Molte cose sono cambiate dalle prime idee sulla ristrutturazione di questo nosocomio e vanno tenute seriamente in conto.
Porte aperte alla sanità convenzionata di alto livello qualitativo, ma dando prima voce e spazio alle realtà che già operano nel nostro territorio. Escluderle a priori sarebbe un errore gravissimo come quello di costringere i liguri e soprattutto i genovesi ai viaggi della speranza nelle strutture private convenzionate di Milano che alla fine avrebbero il sapore di una scelta esclusivamente politica. E addio al progetto di ridurre le fughe sanitarie!
politica
La sanità si salva rivoluzionando gli ospedali di Genova
Spicchi d'aglio
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