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E sulle sedi regionali: "Sono le vere sedi regionali dei partiti"
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Mesi e mesi di "stalking corporativo, da parte di sindacato, Cda e commissione di vigilanza" condotti "contro me e Verdelli perché ci consideravano degli intrusi e hanno fatto di tutto perche' ci dimettessimo". E' l'accusa pesante lanciata da Francesco Merlo, editorialista di Repubblica, nel corso della prima puntata dell'anno di 'In mezz'ora' di Lucia Annunziata su Rai3.

Merlo è stato per quasi un anno consulente Rai per il piano di riforma del sistema news del servizio pubblico la cui direzione editoriale era affidata a Verdelli. Merlo si è dimesso sul finire dell'anno, Verdelli si è dimesso martedì scorso, dopo la sostanziale bocciatura in Cda del suo progetto.

Merlo ha quindi spiegato che lui e Verdelli erano considerati intrusi "perché non interni", aggiungendo che "il rapporto malato tra informazione e politica, in Rai ha la sua sublimazione". E ancora: "La Rai é la sintesi hegeliana di tutti i giornali di partito". L'editorialista di Repubblica ha quindi sottolineato che "un conto é essere amici, anche troppo amici, e un conto é essere dipendenti, con un apparato che comincia nelle sedi regionali" Rai, che a suo dire "sono le vere sedi regionali dei partiti, piccole 'fabbriche'" del sistema dei partiti.

Merlo ha anche detto che il lavoro del team di Verdelli (di cui lui era stato indicato come il numero due, ndr) era di "immaginare una soluzione come l'abbiamo immaginata" nel disegnare il piano di riforma del sistema informazione Rai, ovvero "rimettere la politica nella giusta posizione. Il piano è stato bloccato".