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L'autorità di sistema gli aveva dato un mese per scegliere
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Doria, Doria, Doria. Non è un'incitazione da stadio, ma rispettivamente il nome del sindaco di Genova, del sindaco metropolitano di Genova (cioè il presidente dell'ex Provincia) e ora anche dell'uomo che dovrebbe rappresentare il Comune in porto, nel comitato di gestione della nuova Autorità di sistema di Genova-Savona. Tutto in una persona, appunto: il professor Marco Doria.

Il sindaco ha scritto direttamente al neo presidente Paolo Emilio Signorini per comunicargli che sceglieva se stesso come membro del board dove siederanno anche i rappresentanti di Regione, Comune di Savona e Capitaneria di Porto. Finora è l'unico caso, da quando è in vigore la riforma, in cui il vertice di un ente si autopromuove al comitato di gestione. Oltretutto il presidente potrebbe anche dire no ed eventualmente riservarsi di chiedere un parere all'Anticorruzione. 

Signorini aveva chiesto il 9 dicembre di procedere all'indicazione entro 30 giorni. Doria si è mosso con un certo anticipo "per consentire che l’organismo previsto dalla riforma diventi subito operativo", si legge nella nota ufficiale del Comune. Un'indicazione presentata come "temporanea" in attesa di "una personalità che possa contribuire efficacemente a questo impegnativo passaggio della portualità".

Va detto che nei giorni scorsi circolava il nome di Mauro Vianello, presidente della cooperativa dei guardiafuoco del porto (Santa Barbara), che avrebbe un'età compatibile con le direttive inviate dal Ministero dei Trasporti. Ma un ostacolo alla sua nomina potrebbe essere stato il conflitto di interessi data l'attività strettamente legata al porto. Morale: intanto il marchese pretenderà di rappresentare se stesso, e poi si vedrà. Una rivoluzione arancione degna del lato più oscuro della Prima repubblica. 

"La notizia lascia interdetti, e ci offre, se ancora ce ne fosse bisogno, la misura dell’inadeguatezza di questo sindaco rispetto alle esigenze della nostra città - commenta Simone Regazzoni, renziano del Pd e candidato alle primarie per le comunali - un Sindaco che è simbolo dell'indecisione, e che pretende ora di accentrate tutto su di sé. Si parla di indicazione 'temporanea'. Ma il punto è proprio questo: abbiamo bisogno di solidità, non di scelte precarie e improvvisate per tamponare decisioni non prese e una mancanza di visione".