La priorità per il nuovo sindaco di Genova è "la priorità assoluta di tutto il Paese: creare occupazione, lavoro". Lo ha detto il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Cei nel tradizionale messaggio di auguri alla città Genova. "La nostra città - ha detto - ha una vocazione portuale, in modo prioritario, e industriale". E anche se nel capoluogo ligure "sta crescendo il turismo" che scopre Genova "come città di bellezza, storia, cultura e fede, non ci si può illudere che questo sia l'avvenire come neppure l'avvenire esclusivo del nostro Paese che è uno scrigno, un tesoro di arte, storia, bellezza indiscutibile".
Per l'arcivescovo "la vocazione portuale e industriale, e l'impresa sia essa piccola, media o grande, devono essere assolutamente riprese in mano e difese non per rinchiudersi in se stessi, ma per non essere depauperati di eccellenze che fanno parte della storia di Genova e che occupano tantissimi posti di lavoro".
Inevitabile non parlare di terrorismo. La risposta agli attacchi è "non cadere nel panico e non cedere - dice Bagnasco - Spegnere o limitare la vita quotidiana non è la risposta migliore, anzi è il gioco di chi sta nell'ombra per eventi di morte e per follia omicida. La risposta migliore è duplice: sicurezza e cultura".
Perché "se diventiamo più consapevoli delle nostre radici, della nostra cultura, della nostra identità, queste schegge impazzite si trovano più isolate, ma se trovano una cultura popolare sempre più debole, sfaldata, confusa, le follie possono proliferare. Non significa chiudersi dietro trincee culturali o sociali" ma "sapere di avere qualcosa da dire di bello, grande e buono come i valori della nostra vita cristiana e della civiltà occidentale pur con limiti e difetti". Solo così "si può dialogare" perché "si dialoga solo quando le parti hanno qualcosa di buono e di interessante da dire".
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