In vista della campagna elettorale per le comunali del prossimo anni a La Spezia, il rinnovo del consiglio provinciale costituisce un banco di prova importante per saggiare il peso delle coalizioni sul territorio. Sono state presentate oggi le liste per il rinnovo del consiglio provinciale della Spezia, rinnovo che avverrà l'8 gennaio con l'elezione di secondo livello cui sono chiamati i consiglieri dei 32 comuni. Il presidente rimane Massimo Federici, sindaco della Spezia, sino alla sua decadenza da primo cittadino in primavera. Il centrosinistra presenta una lista di 10 candidati, di cui 8 in quota Pd: Paola Sisti sindaco di Santo Stefano Magra, Fiorenzo Abruzzo sindaco di Vezzano Ligure, Barbara Michi consigliere del comune di Bolano, Emiliana Orlandi sindaco di Arcola, Davide Natale consigliere comunale di Brugnato, Riccardo Venturini consigliere comunale a La Spezia, Vincenzo Resasco sindaco di Vernazza, Michael Carli consigliere comunale di Lerici, Gherardo Ambrosini (Psi) vicesindaco di Castelnuovo Magra, Egidio Banti sindaco di Maissana (indipendente).
Il centrodestra schiera come candidati consiglieri Andrea De Ranieri (Lista Toti), sindaco di Ameglia e braccio destro dell'assessore regionale Giacomo Giampedrone, il vicesindaco di Follo Kristopher Casati (Liguria Popolare), Alessandro Rosson consigliere di Bonassola (Fratelli d'Italia), Giovanni Ghiglielmone consigliere di Framura (Fratelli d'Italia), il sindaco di Riccò del Golfo Loris Figoli (indipendente), Antonio Ruvo consigliere di Deiva Marina (indipendente).
Non è rappresentata la Lega Nord anche se il Carroccio ha già assicurato sostegno ad alcuni dei candidati. La Provincia della Spezia è un ente in predissesto finanziario, che dovrà affrontare anche nei prossimi anni questioni centrali come la situazione critica del dissesto idrogeologico sulla rete viaria: un conto da quasi 15 milioni di euro.
14° C
LIVE
IL COMMENTO
-
Mario Paternostro
Domenica 02 Novembre 2025
-
Franco Manzitti
Sabato 01 Novembre 2025
leggi tutti i commentiE se la Salis va a Roma, che vada, il Pd ora ha Terrile in pista
I tre sguardi di San Giorgio contro i draghi di oggi