cultura

Terzo libro-fiaba di Michele Cargioli affetto da Lesch-Nyhan
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Torna al Porto Antico di Genova il Principe Michele: alle 17.45 presso la Biblioteca De Amicis ai Magazzini del Cotone verrà presentato il terzo libro - fiaba di Michele Cargiolli “Il Principe Michele e la principessa dei suoi sogni”, inno alla vita oltre i suoi limiti e iniezione di ottimismo (Edizione “Chiave di lettura”).


Dal deserto ghiacciato dell’Antartide al sole infuocato del Grand Canyon il racconto - menzione speciale al Premio Andersen 2016 di Sestri Levante - è illustrato da Maurilio Tavormina, con introduzione di Franco Zomer, atleta di Ultra Trail, presidente dell’Associazione “I MaratonAbili”. Interviene con gli autori Paola Mazzuchi, presidente dell’“Associazione LND Famiglie Italiane Onlus”. Iniziativa a favore della ricerca per la malattia rara Lesch-Nyhan.


LA TRAMA - Nella terza avventura il Principe Michele si reca ai confini del mondo, tra i ghiacciai del Polo Sud, per salvare la bella principessa Jessica, imprigionata nel castello del perfido gigante Maurilius. A fianco di Michele saranno chiamati i principi suoi fratelli e l’indiano Ghigò con la sua magia. Lungo e rischioso il viaggio verso l’Antartide in acque insidiose e a bordo di mezzi speciali. Durante il percorso, dove non mancheranno il fidato cavallo Philip e la preziosa formica sua consigliera, il Principe affronterà avversari esplosivi e uno strano ‘scienziato pazzo’, ma stringerà anche alleanze con le straordinarie creature marine che popolano l’ambiente. Immancabili nell’avventura ‘magicaspada’ e il medaglione incantato.


L'AUTORE - Michele Cargiolli non arretra davanti alla malattia rara che lo ha colpito dalla nascita e lo sottopone a continue prove ma, come i principi delle favole, sfida l’impossibile per realizzare i propri sogni. Arrivato al terzo libro con “Il principe Michele e la principessa dei suoi sogni”, dopo “Il Prinicipe Michele” (2013) e “Il Principe Michele contro l’orco Badabda” (2014), scrive, senza poter usare le mani e con difficoltà a parlare, dettando i propri pensieri attraverso un sistema di domanda e risposta che gli permette di esprimersi. Suo compagno di avventura è Maurilio Tavormina che ha illustrato tutte le fiabe e trascritto quest’ultima in cui, a sorpresa, è protagonista negli scomodi panni di un gigante.