Un carabiniere e una guardia forestale che si stringono la mano davanti all'ingresso della caserma di San Martino, non è un'immagine della quotidianita genovese ma una scena del presepe realizzato a mano da due ufficiali dei carabinieri che, con passione e dedizione, hanno fatto un lavoro certosino teso a ricostruire alla perfezione la vita nel quartiere di Genova.
L'opera è stata presentata nei giorni scorsi all'interno della caserma di San Martino alla presenza del comandante dei carabinieri di Genova Riccardo Sciuto e ad altre autorità tra le quali il presidente del municipio Medio Levante Morgante, il professor Henriquet dell’associazione Gigi Ghirotti, il senatore Bruno Orsini, presenti anche il personale dell’Associazione Nazionale Carabinieri ed una rappresentanza di militari del comando. Nel corso della cerimonia di presentazione il presepe ha ricevuto la benedizione del parroco di San Martino, Don Adriano Olcese.
Tanta è stata la cura del dettaglio per la realizzazione del presepe, i pesci sul banco fatti con la cera, i classici pastori ma anche i fruttivendoli e gli altri commercianti. Non poteva mancare inoltre un richiamo alle recenti calamità naturali che hanno interessato il centro Italia: su un monte la riproduzione delle macerie di Amatrice e Norcia, con la presenza dell’immancabile stazione dei carabinieri e del papa, a simboleggiare l’opera di sostegno e la vicinanza fisica e spirituale delle due istituzioni alle persone in difficoltà. A simboleggiare il lutto di una nazione intera per le gravi perdite subite, la figura dell’Italia in pietra nera. Non manca ovviamente riproduzione della grotta e del bambin Gesù.
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