Stasera, finalmente, si chiude la partita del referendum e domattina, tutti lo speriamo, il Paese si rimetterà in moto e anche Genova e la Liguria faranno lo stesso. La lunga ed estenuante apnea sta per finire e, qualunque sia il risultato delle urne, ripartirà la vita politica, per molti, troppi mesi, paralizzata. Ogni decisione politica è stata condizionata dal referendum costituzionale e dall’attesa del giorno dopo.
Così, in qualche modo, anche a Genova che insieme a La Spezia vive una fase molto delicata e particolare, diventando giocoforza un’osservata speciale. Perché fra pochi mesi qui da noi e nello spezzino si voterà per la scelta di due nuovi sindaci e di altrettanti consigli comunali e le due città saranno luoghi di importanti test elettorali. Le prime a passare le maglie di un voto amministrativo che giunge dopo l’esito di un referendum più politico che costituzionale.
Genova è da alcuni anni in una palude, costretta a vivacchiare tra le immense crisi globali e le non-scelte locali: Erzelli (ma non possiamo cambiare nome a questo progetto?) che deve uscire dall’impasse, Amiu idem e Amt sull’orlo di una disfatta. E poi il progetto di Piano, le nuove idee per non uccidere definitivamente la Fiera del mare, la necessità imprescindibile di dare più sicurezza a tutti i cittadini, soprattutto a chi abita a Sampierdarena o nel centro storico.
Tutto questo dipende, ahimè dalla totale assenza di una Idea di città: che Genova vorremmo per i prossimi dieci anni? Che sviluppo urbanistico? Quali trasporti? Quale rapporto tra città e porto? Quale rete sanitaria? Quale rapporto tra popolazione residente e migranti? Solo alcune domande che necessitano di essere inquadrate in una visione generale, di insieme per trovare una strada e un percorso costruttivo.
In questo quadro ci sta un modo diverso di fare politica, quello che evidentemente da alcuni anni pretende la maggioranza dei cittadini: un rapporto stretto tra eletto e elettore, un ragionevole equilibrio tra lavoro del politico-amministratore e il suo compenso, una reale chiarezza sugli obbiettivi del mandato. La riaccensione dei motori dopo il referendum dovrebbe servire a questi scopi, utili a spiegare bene agli elettori chi e per che cosa voteranno alle amministrative. L’Idea di città serve a identificare i programmi per raggiungerla e, finalmente, toglie alle segreterie politiche l’alibi di non dire chi saranno i candidati. Perché ogni programma vale se c’è una faccia e un cervello che lo rappresentano.
La prima risposta che Genova attende rapidamente è sapere se l’attuale sindaco vuole riprovarci per la seconda volta o no.
politica
Oggi si vota e domani Genova deve riaccendere i motori
Tra qualche mese la città dovrà scegliere un nuovo sindaco
2 minuti e 14 secondi di lettura
TAGS
TOP VIDEO
Giovedì 18 Aprile 2024
Primogiornale - l'edizione on demand del 18 aprile
Giovedì 18 Aprile 2024
Archivio storico - 8 aprile 1974: le Brigate rosse sequestrano Mario Sossi
Mercoledì 17 Aprile 2024
Processo Morandi, il docufilm di Primocanale che svela silenzi e bugie
Mercoledì 17 Aprile 2024
Le foreste sottomarine del mar Ligure, una ricerca lunga 10 anni
Mercoledì 17 Aprile 2024
Festival di Nervi, la grande danza con Bolle, Béjart Ballet e la Scala che torna al Carlo Felice
Mercoledì 17 Aprile 2024
Viaggio in Liguria - Rapallo: dieci anni di cambiamenti
Giovedì 18 Aprile 2024
Genova 24 Capitale Europea dello Sport Puntata 3
Giovedì 18 Aprile 2024
Anteprima calcio del 18 aprile 2024
Mercoledì 17 Aprile 2024
Gradinata Nord, puntata del 17 aprile 2024
Giovedì 18 Aprile 2024
Meteo in Liguria, torna la pioggia: le previsioni
Ultime notizie
- Maltempo, guasto alla linea ferroviaria: forti ritardi
- Luca Delfino ancora in aula, ma slitta udienza
- Genova, nasce l'isola artificiale che ospiterà la Torre Piloti
- Genova, rogo doloso in baracca ad Apparizione: impegnati elicottero e pompieri
- Genova, arrivano le civette che "volano" sul sestriere
- Genoa ai resti con la Lazio, Gila: "Abbiamo sempre fame"
IL COMMENTO
Morandi, lo choc della mamma pronta a sacrificarsi e il sondaggio
Liguria, terra piccola ma strategica per il Paese