cronaca

Tursi trova un cavillo: "Bisogna aspettare le motivazioni"
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 I familiari delle sei vittime dell'alluvione del 4 novembre 2011, per le quali sono stati condannati l'ex sindaco di Genova Marta Vincenzi e altre due persone per l'omicidio colposo plurimo, potranno essere risarcite soltanto la prossima primavera.

È quanto ha risposto il Comune di Genova, condannato in solido con gli imputati al risarcimento di oltre 4,5 milioni di euro a titolo di provvisionale, ai difensori dei familiari (gli avvocati Francesco Di Mattei, Maurizio La Cognata, Andrea e Maurizio Tonnarelli, Emanuele Olcese, Giovanni Ricco e Nicola Scodnik) che all'indomani della sentenza avevano inviato le raccomandate per intimare all'amministrazione cittadina di pagare quanto stabilito dal giudice Adriana Petri.

Il Comune ha risposto citando una legge che prevede per l'ente pubblico la possibilità di pagare entro 120 giorni dalla notifica del titolo esecutivo. In sostanza, dicono da Palazzo Tursi, non basta il dispositivo ma occorre il deposito della sentenza con le motivazioni (per le quali il giudice si è preso 90 giorni). Da quel momento, il Comune ha a disposizione altri quattro mesi per pagare. Nel frattempo non sarà valido nessun atto di esecuzione forzata o precetto da parte dei difensori delle famiglie. E il rischio è che della liquidazione delle provvisionali se ne occuperà il prossimo sindaco.

Il giudice ha condannato Vincenzi a cinque anni di carcere, l'ex assessore comunale alla protezione civile Francesco Scidone a quattro anni e nove mesi, e a quattro anni e cinque mesi l'ex direttore comunale del settore sicurezza Gianfranco Delponte: i tre, riconosciuti responsabili delle morti, del disastro e del falso (per il verbale dei tempi dell'alluvione falsificato), erano stati condannati anche al pagamento delle provvisionali in solido con il Comune. Condannati anche altri due dirigenti, ma solo per il falso verbale, i dirigenti comunali Pierpaolo Cha (un anno e 4 mesi) e Sandro Gambelli (un anno). Il giudice aveva assolto l'ex coordinatore dei volontari di protezione civile Roberto Gabutti (accusato di falso e calunnia).