politica

Ospiti da Renzi a Di Maio passando per Calderoli e Zanda
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La funzione di un organo di informazione è anche quella di mettere a disposizione della collettività, cioè ella comunità territoriale a cui si rivolge, una quantità di notizie e idee, ragioni e analisi che possono essere utili alla formazione di un’opinione. Sempre nel più rigoroso rispetto della democrazia. Cioè: ci stanno dentro gli uni e gli altri e magari anche altri ancora con le loro idee. Purché tutto si svolga in modo educato e civile.


Primocanale, che in Liguria informa, ha anche questo dovere: diventare una “piazza delle libere opinioni” che possano servire a conoscere che cosa si sta pensando nel Paese e non esiste migliore momento per percorrere questa strada di conoscenza, che quello del voto.


Così sta accadendo per il referendum sulla modifica costituzionale che il 4 dicembre andremo a votare o a favore, con un si o contro con un no.


Da oltre un mese, dunque, abbiamo messo a disposizione della comunità, il luogo più importante della nostra azienda: gli studi panoramici in cima al grattacielo dove per molti anni funzionò la mitica Terrazza Martini dove erano di casa Gilberto Govi e Lina Volonghi. Che cosa c’è di meglio che confrontarsi lassù, a fil di cielo, magari in una fantastica giornata autunnale, tersa e luminosa, con una vista mozzafiato sulla città, sul centro storico, i forti, il porto e la riviera.
Qui, dove ogni sera Primocanale realizza le sue trasmissioni più significative, stanno passando i più importanti personaggi della politica, per raccontare le loro idee e illustrare i motivi delle loro convinzioni.


Così abbiamo creato la nostra “piazza delle libere opinioni” che stiamo mettendo a disposizione della comunità ligure che ci segue.
Ad aprire questi confronti è stato il premier Matteo Renzi che ha scelto solo questa “piazza” così alta sulla città per spiegare  perché vuole che passi questa modifica della Costituzione, mentre pochi giorni dopo le ragioni del No sono state propugnate dal leader Cinquestelle, Luigi Di Maio. Poi con una fitta serie di faccia a faccia hanno “popolato” la “piazza delle opinioni” illustri docenti quali i professori Enzo Roppo, Mauro Barberis, Lorenzo Acquarone,  Gianni Marongiu o amministratori come Sandro Biasotti e Giuseppe Pericu.
Giovedì scorso si sono confrontati con grande lucidità e chiarezza il capo dei senatori del Pd, Luigi Zanda e il vicepresidente del Senato Roberto Calderoli, esponente storico della Lega Nord (il dibattito domani sera alle 21 a Macaia). Ma nella nostra “piazza” prima dell’appuntamento con la scheda si confronteranno anche il ministro della Difesa, Roberta Pinotti con il governatore della Liguria,   Giovanni Toti e il ministro della Giustizia, Andrea Orlando con l’ex ministro e senatore del gruppo Per l’Italia, Mario Mauro. E ancora, con ogni probabilità passeranno domani Massimo D’Alema, e prossimamente il responsabile economico del Pd Filippo Taddei, il leader della Lega Matteo Salvini, il coordinatore ligure del Pd David Ermini e il parlamentare di Sel, Stefano Quaranta. Per dire che abbiamo aperto le strade che portano alla nostra “piazza” a tutti, con lo scopo di informare, spiegare, analizzare le ragioni di un referendum complesso e strategico, sia che vinca il si, sia che vinca il no.
Se questo non è servizio pubblico io sono un tram.


Ogni tanto è bene ripetere a voce alta questa nostra ambizione che non è una fissazione da psicopatici. Servizio pubblico anche poche settimane fa quando abbiamo raccontato minuto dopo minuto per 48 ore in diretta, le preoccupazioni dell’allerta rossa, la tromba d’aria che ha provocato enormi danni su questo fragile territorio, mettendoci a disposizione delle autorità e della Protezione civile, ma soprattutto tenendo compagnia con la parola e l’immagine alle tantissime persone anziane e sole che non hanno altri con cui parlare che un televisore.


E che faremo quando papa Francesco arriverà a Genova a maggio e prima, fra pochi giorni, quando vi racconteremo lo spoglio del voto in tutta la nostra regione e che stiamo facendo, appunto, in quella strana “piazza” in cima al grattacielo al centro di una piazza vera, piazza Dante. La nostra “piazza” che fino a notte fonda resta illuminata in una città che, purtroppo, è spesso troppo buia.
Le notizie e le idee servono anche a fare luce.