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Terzo incontro tra i governatori di Liguria, Lombardia e Veneto
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Terzo incontro della 'Trilaterale' tra i governatori di Liguria, Lombardia e Veneto, Giovanni Toti, Roberto Maroni e Luca Zaia per dare vita a proposte politiche unitarie tra le tre Regioni. I governatori dell'asse del Nord si incontrano a Treviso nella tenuta di Ca' Tron.

I tre governatori del centrodestra hanno lanciato il 'bilancio dei virtuosi', affrontando il tema della legge di Stabilità e dei "pesanti" tagli previsti per gli enti locali. Tra le proposte contenute nel documento che verrà sottoposto al Governo emerge l'applicazione dei costi standard che, secondo i tre, permetterebbe un grosso risparmio sul bilancio nazionale e un sistema per 'regionalizzare' il debito con ulteriori autonomie. In pratica "costringere gli spreconi a non esserlo più". Il primo incontro si era svolto a Genova sul tema dell'immigrazione, col varo della 'Carta di Genova'. Poi a Milano per parlare di Europa e della riforma costituzionale.

Ad aprire la conferenza stampa è stato il governatore veneto Luca Zaia: "Forse la Germania ha letto il nostro documento sull'immigrazione. Oggi parliamo di legge di stabilità. Noi continuiamo a opporre i nostri cavalli di battaglia. Primo, i costi standard. Se venissero applicati ovunque si risparmierebbero 30 miliardi di euro, un terzo del debito pubblico. Si tratta di costringere gli spreconi a non esserlo più. Un altro punto è dare autonomia a chi la chiede. Allora regionalizziamo il debito pubblico. C'è poi tutto l'aspetto della semplificazione. Vorremmo che questo documento fosse valutato seriamente perché questa è una proposta fattibile". 

A continuare è stato poi il presidente ligure Giovanni Toti: "Questo è un esempio virtuoso di confronto tra regioni. Il futuro che Renzi ha promesso all'Italia si è spento ieri alla Leopolda. Tutto quello che serve alle famiglie è stato tagliato dal Governo. La legge di stabilità è impostata male e impedisce investimenti che servono a questo Paese. L'ultima occasione per fare le riforme? No. Per andare da qualche parte è meglio stare fermi a riflettere che prendere la strada sbagliata. Dal 5 dicembre, quando avrà vinto il no, sarà la migliore rappresentazione che in questo Paese non esiste solo Renzi. 

Infine, il governatore lombardo Roberto Maroni che ha illustrato alcuni dati: "Mentre il Governo spende di più e taglia, noi abbiamo l'obbligo del pareggio di bilancio dal 2015, invece il Governo se l'è autotrasportato al 2019. Altro che virtuosità. Ecco il trucco che svela le bugie di Renzi sulla sanità: lui ha annunciato due miliardi in più, ma nel trienno c'è un taglio di 6,6 miliardi di euro rispetto alle previsioni iniziali. Noi vogliamo dire come si deve fare, a Renzi e ai cittadini. Il termine 'virtuoso' per le nostre regioni è quello che fa la differenza. Spendere meglio vuol dire spendere meno, risparmiando decine di miliardi di euro".

Toti ha rilevato che "questa legge di stabilità è insostenibile ed è grave perché anticipa i contenuti di un referendum sul quale gli italiani non si sono ancora espressi. Si cancellano competenze degli enti locali come se il referendum fosse già andato nella direzione del si. Ridurre soldi alle Regioni non significa ridurre soldi a Toti, Maroni e Zaia ma ai cittadini di queste regioni, azzerare alcuni capitoli di bilancio che servono ai 5 milioni di italiani delle fasce più deboli che questo governo ha ulteriormente indebolito".

"LIGURIA REGIONE AUTONOMA" - Tra le proposte contenute nel documento c'è anche quella di estendere lo statuto di regione autonoma a coloro che ne facciano richiesta, nell'ottica di un sistema federale. Per il presidente Toti, la Liguria Regione autonoma non sarebbe un'ipotesi così remota: "Nei sogni ceramente lo può diventare, nei progetti me lo auguro".

MESSAGGIO A DISTANZA A PARISI - "Io e Roberto Maroni sabato saremo a Firenze per la manifestazione del centrodestra - ha detto Toti rispondendo sulla sua eventuale presenza, sabato prossimo, a Padova, in occasione del vertice promosso da Stefano Parisi. "Noi giochiamo contro Renzi e contro Grillo. Il centrodestra in questo paese c'è e si sta rinnovando, purché sia chiaro cos'è: siamo antagonisti a Renzi e Grillo. Se Parisi ha qualche idea buona da darci può venirci a trovare o mandarcela per e-mail".

Il presidente della Liguria ha anche sottolineato che il centrodestra "si è impegnato a costruire un impianto di riforme. Oggi parliamo di legge di stabilità, in futuro ci troveremo anche su altri argomenti per dimostrare che il centrodestra già governa e governa bene su oltre 17 milioni di cittadini. Dal 5 dicembre, quando avrà vinto il no, sarà la migliore rappresentazione che in questo paese non esistono solo Renzi e Grillo ma che c'è anche un centrodestra pronto a prendere la guida del paese".

"Siamo solo all'inizio, abbiamo appena cominciato a deliberare una politica comune, non solo per armonizzare le nostre amministrazioni e fare sentire le nostre voci, non solo per condizionare la politica nazionale, con proposte costruttive al governo, come abbiamo fatto con la carta di Genova. Ma anche per dimostrare fattivamente che un centrodestra di governo già esiste", commenta Toti.

"Governando queste regioni - ha detto il governatore ligure - dimostriamo che il centrodestra non è una armata brancaleone sfilacciata. Governa in Lombardia, che ha dieci milioni di persone, in Liguria e in Veneto, che sono una parte importante del Paese, e sa esprimere un programma politico e una azione di governo convincente. La trilaterale dei governatori è la gamba istituzionale di una alleanza politica del centrodestra che con il risultato del quesito referendum si candida decisamente a tornare alla guida del paese".