cronaca

Effettuate oltre trenta perquisizioni
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Pilotavano le liste di attesa per esami medici a vantaggio di amici, vidimavano fatturazioni per prestazioni non svolte ai centri convenzionati, usavano le strutture sanitarie pubbliche a fini personali e in un caso è stata data la precedenza alla cura della gatta di un'amica con pazienti in fila al pronto soccorso di un ospedale. Avveniva in strutture della Asl1 di Imperia.
 

Su questo sta indagando la Guardia di finanza che, coordinata dalla procura, ha compiuto 32 perquisizioni in abitazioni e uffici delle persone indagate, funzionari pubblici e responsabili di strutture sanitarie convenzionate. Sono stati sequestrati numerosi documenti. I reati contestati sono peculato, truffa ai danni dello Stato, falso e abuso d'ufficio. Ma sono stati individuati anche "profili corruttivi".


Il sistema di privilegi creato in alcune strutture ospedaliere della Asl1 per favori amici di dipendenti dell'azienda ospedaliera godeva di una impunità tale che era arrivato anche a permettere di dare la priorità delle cure ad una gatta in un pronto soccorso affollato da pazienti. Questo episodio, che emerge dall'indagine, è stato definito dalla Guardia di finanza "intollerabile". Così gli investigatori lo raccontano: "Mentre numerosi pazienti erano in attesa al pronto soccorso di un ospedale della zona, il medico responsabile dell'urgenza si premurava di far effettuare un esame radiologico e esami del sangue alla gattina di una amica pur avendo pazienti in attesa"


Nel mirino della Gdf è finita la cosiddetta "Struttura governo clinico e monitoraggio attività assistenziali" della Asl1 e centri privati convenzionati. Gli investigatori stanno cercando conferme all'ipotesi secondo cui "sarebbe stato creato un centro prenotazioni parallelo per ottenere prenotazioni di prestazioni mediche per amici in modo da scavalcare altri pazienti facendo così allungare le liste d'attesa. Il reato di peculato emerge dall'uso di strutture pubbliche a fini privati, quello di truffa per il pagamento di fatture per prestazioni non eseguite, il falso e l'abuso d'ufficio per aver creato un sistema di prenotazioni parallelo.


Le indagini sulle presunte liste di attesa pilotate all'Asl1 di Imperia riguarderebbero unicamente l'ospedale di Sanremo e la direzione sanitaria di Bussana (Sanremo). Ci sarebbe stata una gestione clientelare delle visite mediche ospedaliere, con conseguente allungamento delle liste di attesa, a scapito di pazienti che non avendo alcuna conoscenza all'interno dell'Asl venivano scavalcati e le loro visite slittavano anche di settimane o mesi. A qualcuno bastava chiamare l'amico medico per ottenere l'inserimento automatico e preferenziale nelle liste di attesa. Altri venivano subito visitati e il loro nome veniva successivamente inserito nella lista di attesa. Ma non è tutto. C'era chi veniva privilegiato per semplice amicizia e chi in cambio di favori, la guardia di finanza parla di "profili corruttivi". Ora si sta cercando di capire, se qualcuno venisse privilegiato anche in cambio di denaro. Secondo la Guardia di finanza il fenomeno andava avanti da circa due anni.

"Stiamo cercando di capire cosa sia successo e cosa sta succedendo. Per ora, non posso che dare massima fiducia alla magistratura e speriamo rapidamente di avere delle risposte". Lo ha detto il direttore generale dell'Asl 1 Imperiese, Marco Prioli, all'esterno degli uffici della direzione sanitaria di Bussana, dove sono ancora in corso alcune delle trentadue perquisizioni della Guardia di Finanza nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Imperia sulle presunte liste di attesa pilotate.

"Sui particolari non posso ancora dire nulla
- ha affermato Prioli - e per quanto riguarda gli uffici coinvolti, si tratta di quelli che gestiscono questo tipo di interazione con i cittadini". Il dirigente generale dell'Asl ha poi affermato di non aver mai ricevuto segnalazioni su presunte manipolazioni delle liste di attesa, da quando si è insediato lo scorso primo agosto, ed ha anche escluso eventuali collegamenti tra i fatti contestati dalla Procura e la recente presentazione del piano di abbattimento delle liste di attesa.

L'ASSESSORE VIALE - "Quanto avvenuto nella Asl imperiese rappresenta un episodio grave. Stiamo lavorando per ridurre i tempi delle liste di attesa, perché questi rappresentano un criticità. Studi dimostrano che proprio i tempi delle liste di attesa possono generare episodi di illegalità. Senza dubbio nei tempi lunghi possono annidarci almeno episodi di poca trasparenza". Lo ha detto l'assessore regionale alla Sanità Sonia Viale, commentando l'inchiesta

"Ho dato da tempo input agli uffici di fare molta attenzione alla criticità delle liste d'attesa, è una priorità. Ho creato un gruppo di lavoro in ogni Asl che elaborerà un rapporto. L'impegno della Regione è forte in questa direzione". Per migliorare la Regione ha cambiato tutti i vertici delle aziende sanitarie. E' avvenuto anche nella Asl1 dove nuovi sono direttore generale, direttore sanitario e direttore amministrativo. " Proprio ieri ho incontrati i vertici delle Asl ed abbiamo parlato dell'abbattimento dei tempi delle liste d'attesa".