I dipendenti del Carlo Felice scendono in campo per denunciare il rischio di chiusura delle Fondazioni liriche italiane. Ieri sera, prima del concerto dedicato a Paganini nel giorno del suo compleanno e diretto da Andrea Battistoni con la violinista Anastasiya Petryshak, che ha suonato il Cannone, una componente dell'orchestra ha letto un duro comunicato in cui viene attaccata la legge varata in agosto che condanna in pratica al declassamento i Teatri non in regola nel 2018 con i propri bilanci. In pratica, quasi tutti, in considerazione della crisi che ha toccato le Fondazioni fino a poco tempo fa assolutamente solide. In particolare rischia il Carlo Felice perché, non avendo ancora ricevuto i 13 milioni della legge Bray, è più esposto di altri. Declassamento significherebbe diventare teatro di ambito regionale, perdere pertanto contributi fondamentali con il rischio di dover anche rinunciare ai complessi stabili. La denuncia, che vede compatti i dipendenti in sintonia, oltretutto, con i vertici del Teatro, è stata accolta dal pubblico con un prolungato applauso di solidarietà.
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