
"Si tratta dell'ossatura, dello zoccolo duro della nostra Città - sottolinea il Primo Cittadino Dario Capurro - Grandi successi sportivi ma soprattutto grandi risultati nella vita, una vita fatta di passione, sacrificio e di volontariato da chi, tutti i giorni, si allena e mette a disposizione la propria conoscenza per allenare i più giovani".
Concetto chiave che l'Assessore allo Sport, nonché vice Sindaco Gian Luca Buccilli, intende evidenziare: "La Pro Recco Judo ricopre non solo un importante ruolo sociale ma anche morale. Un esempio fatto da tutte quelle persone che hanno fatto la storia di questa Città; uomini e donne dall'altissimo valore umano che hanno lasciato un segno tangibile non solo nello Sport ma anche nella Cultura di Recco".
Davvero tanti i ragazzi presenti in sala, giovani che hanno applaudito e sorriso insieme ai propri tecnici e dirigenti. Alcuni di questi atleti sono stati premiati, dall'Amministrazione, con il "Mascolo": il mortaio - se così si può definire - che viene fatto brillare la notte dell'8 settembre in occasione dei fuochi. Simbolo ed essenza delle recchelinità nel mondo.
Si è parlato di dirigenti; al tavolo dei relatori insieme alla Presidentessa Luisa Moltedo, al vice Presidente federale Danilo Buzzi, all'esponente del Panathlon internazionale Antonio Micillo e a quello del Coni Pino Raiola anche "Rudy" Figari, profeta del Judo recchese. "Una grande emozione, una grande felicità essere qui insieme a tutti i miei ragazzi - bisbiglia con nodo alla gola e occhi lucidi il direttore tecnico Figari - questa società è una famiglia fatta di persone fantastiche, di amici. Grazie davvero all'Amministrazione comunale e a chi ha reso possibile tutto questo".
IL COMMENTO
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