
Il volatile, probabilmente un giovane maschio, ha una seria ferita ad un’ala, dovuta forse all’impatto con un cavo aereo, anche se non si esclude – gli esami sono ancora in corso – la fucilata di qualche cacciatore “miope” o di un bracconiere interessato al trofeo. Al termine delle prime cure verrà avviato al centro di recupero di Bernezzo, nel cuneese, per il completamento dei trattamenti veterinari e l’inizio della riabilitazione per tentare di poterlo poi liberare in un ambiente idoneo.
Di questo infallibile predatore si stima che in Italia ve ne sia solo qualche migliaio di coppie, in parte stanziali ed in parte svernanti in inverno dal nord Europa, anche se lo stato di specie particolarmente protetta ne sta favorendo una discreta espansione.
IL COMMENTO
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