I due tecnici italiani, Bruno Cecace e Danilo Colengo, sequestrati nel sud-est della Libia lo scorso 20 settembre sono presumibilmente nelle mani di un gruppo legato ad al-Qaeda guidato da Abdellah Belakahal un algerino membro dell' organizzazione operante nel Maghreb islamico (Aqmi) ma che agisce per conto proprio.Lo hanno rivelato le fonti della sicurezza algerina al sito web Middle East Eye, aggiungendo che il gruppo ha chiesto un riscatto di 4 milioni di euro.
Secondo l'informazione il nucleo sarebbe composto da libici e algerini i quali avrebbero minacciato di cedere gli ostaggi all'Aqmi o ad una cellula dello Stato islamico se il riscatto non venisse pagato.
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