Ai suoi uomini Juric aveva chiesto concentrazione e attenzione ai cartellini. A Bologna non è andata proprio così (tre ammoniti e un espulso, compreso lui stesso), ma il tecnico del Genoa ha comunque motivo di festeggiare. La vittoria di Bologna è un bel segnale. "Meglio che sia stato espulso io piuttosto che loro. Io sto gesticolando sempre un po' troppo e do la sensazione che insulto o qualcosa. Non è così, devo stare più attento a fare i gesti, ma dentro di noi siamo uomini e si sbaglia".
"Bene il primo tempo, anche i nostri avversari hanno fatto qualcosa in più. Poi meglio nella ripresa", commenta il tecnico. Ma i riflettori sono tutti per Giovanni Simeone, oggi protagonista col gol decisivo e non solo: "È bravo dentro l'area, ma ha margini di miglioramento fuori. Corre tanto, attacca la profondità, siamo contenti. Ma preferirei che si parlasse di lui, non del padre. Non credo sia un confronto facile.
Partita dura da giustificare tanti rossi? "No, già nel primo tempo avevamo quattro ammoniti, magari c'erano tutti e quattro. Gastaldello è cascato nelle proteste". Ninkovic? "Oggi è stato fondamentale, l'azione del gol è partita dai suoi piedi. Dobbiamo continuare a giocare così. 11 punti sono tanta soddisfazione, c'è il rammarico per Pescara che era nelle nostre mani. Ma anche così va bene. Le cose vanno abbastanza bene".
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