cultura

La 'Ligustica' diventerà statale, Pericu: "Un cambio di natura'
2 minuti e 14 secondi di lettura
 L'Accademia ligustica di belle arti di Genova ha iniziato l'iter per diventare ente statale, sotto l'egida del Ministero per l'istruzione. Tra i vantaggi il fatto che sarà lo Stato a pagare gli stipendi dei dipendenti. Intanto si avvia la collaborazione con il conservatorio Niccolò Paganini in modo da costituire un vero e proprio Politecnico delle Arti

"L'Accademia ligustica nasce a metà Settecento, oggi è un soggetto privato con tante difficoltà di carattere economico nonostante i fondi degli enti locali - ha detto il presidente dell'Accademia, Giuseppe Pericu - Oggi c'è una sovvenzione statale da ripartirsi tra le cinque accademie storiche (Bergamo, Verona, Ravenna, Perugia, Genova)".

Entro la fine dell'anno è prevista la stipula di un accordo di programma col ministero in base a una programmazione triennale. Alla fine del triennio (o forse prima), se l'iter si completerà positivamente, le accademie potrebbero essere statali. "È un mutamento di natura della nostra entità" ha concluso Pericu.

L'assessore alla cultura della Regione Liguria Ilaria Cavo ha detto che "Regione Liguria c'è, il presidente Toti ha scritto al ministro confermando l'impegno economico di 100 mila euro. Gli enti locali quindi non si defilano". L'assessore alla cultura del Comune di Genova Carla Sibilla ha aggiunto che "è un progetto importantissimo per la città che punta a salvaguardare la formazione e proporre innovazione" .

L'Accademia con sette corsi triennali e 453 studenti e un incremento del 10 per cento rispetto al 2015, ha avuto quest'anno un boom di richieste di iscrizione con 224 richieste.

All'interno del Politecnico delle arti di Genova, nato dalla collaborazione tra Accademia Ligustica e Conservatorio Paganini potrebbe nascere anche una Scuola di restauro: l'idea arriva dall'assessore alla formazione della Regione Liguria, Ilaria Cavo, espressa stamani alla conferenza stampa sull'iter sulla statalizzazione dell'Accademia.

"Se restaurano Palazzo Reale chiamando gente da fuori vuol dire che non ne abbiamo abbastanza qui, quindi servono restauratori professionisti in grado di collaborare alla preservazione del nostro patrimonio storico e immobiliare - ha detto Cavo - Il mio obiettivo è formare di più dove ci possono essere posti di lavoro. Genova città della cultura deve essere anche formazione".

Il progetto del Politecnico delle arti, un gemellaggio tra l'Accademia e il Conservatorio, previsto da un protocollo d'intesa tra Accademia e Conservatorio Paganini dell'aprile 2015 che già si concretizza in eventi condivisi a Palazzo Senarega e alla Loggia dei Banchi, potrà prendere il via quando anche l'Accademia sarà un ente statale come già da 50 anni lo è il Conservatorio. "Uno più uno farà cinque: nasceranno idee che ora non abbiamo ma possono scaturire", ha concluso Cavo.