cronaca

Si abbasserà l'alveo di circa due metri
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Stivaloni di gomma, inedito accostamento con abiti eleganti, pettorine fosforescenti per qualcuno, caschetti anti infortunio, un plotone di giornalisti e, come ha detto il sindaco Doria, "gambe in spalla", laggiù nelle viscere della copertura del Bisagno, partendo dall'alveo, ora asciuttissimo per l'assenza di piogge, sotto via Canevari, per sbucare un chilometro dopo, a metà di viale Brigate Partigiane.

Come topi nella fogna, che a un certo punto a sorpresa inizia veramente a uscire copiosa da una parete, ecco il sindaco di Genova Marco Doria, gli assessori Crivello e Dagnino, l'ingegner Stefano Pinasco che guida il settore opere idrauliche del Comune, e poi giornalisti e addetti stampa. Alla vigilia della visita del del premier Renzi venerdì, mentre non ci sarà giovedì il ministro Galletti.

Si parte specificando - da parte del Comune - che la montagna di pietrisco che si trova prima del ponte sotto Brignole, "non è pericoloso e non crea tappo ma ripara solamente il cantiere in atto". Il terzo lotto sotto, la stazione di Genova Brignole, aprirà a brevissimo e durerà circa tre anni e mezzo: anche in questo caso si abbasserà l'alveo di circa due metri, raddoppiando quasi la portata. Sbuchiamo in viale Brigate Partigiane, dopo una camminata al buio a tentoni, nel cantiere del secondo lotto che chiuderà a fine 2017, se tutto va bene.

Poi via al cantiere dello scolmatore del Fereggiano, sotto corso Italia, che dovrebbe finire a fine 2018. All'appello manca ancora lo scolmatore del Bisagno.