Nel centrosinistra si può litigare anche per una scritta di epoca fascista e sollevare un polverone con tanto di imbrattamenti a colpi di vernice, dibattiti tra anime contrapposte e minacce. Succede in un paese di 700 anime, Roccavignale, in provincia di Savona. A "sfidarsi", il sindaco di centrosinistra e un cittadino che si definisce del Partito comunista dei lavoratori. Il pomo della discordia la scritta fascista restaurata e ravvivata dall'amministrazione comunale che recita "E' l'aratro che traccia il solco, ma la spada che lo difende". Il tutto a due settimane dall'arrivo del presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Stella San Giovanni per celebrare il 120° anniversario della nascita di Sandro Pertini.
Il cittadino 'comunista' aveva colpito con palloncini pieni di vernice la scritta che campeggia all'ingresso del paese e aveva ammonito il sindaco Amedeo Fracchia: "Guai a voi se provvedete a rifarla".
Il sindaco aveva fatto restaurare la scritta un anno fa, con lo scrupolo di togliere la firma del Duce, ricevendo il benestare del consiglio e di numerosi residenti compresi i partigiani. "Perché quella scritta rappresenta la Storia - si era sentito dire da un partigiano - che non deve essere dimenticata".
Lo stesso ragionamento è condiviso da altri esponenti delle associazioni antifasciste. "Lo stesso Pertini - sostengono - diceva che non bisogna dimenticare e che ai giovani bisogna raccontare la storia. Diamo loro gli strumenti perché ragionino e possano valutare". Ma il cittadino comunista è di altro avviso, quella frase del Duce proprio non la vuol vedere.
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