 Può una donna disabile essere indipendente e avere le stesse possibilità di un uomo? A questo il progetto scientifico Risewise vuol rispondere. Si tratta di un'iniziativa dell'Università di Genova della durata quadriennale e che ha preso il via dall' 1 settembre. Risewise si occupa dell'inclusione lavorativa e sociale femminile, è un un progetto unico in Europa finanziato con fondi Ue in ambito Horizon 2020 per circa 2 milioni di euro.
                    
                     Può una donna disabile essere indipendente e avere le stesse possibilità di un uomo? A questo il progetto scientifico Risewise vuol rispondere. Si tratta di un'iniziativa dell'Università di Genova della durata quadriennale e che ha preso il via dall' 1 settembre. Risewise si occupa dell'inclusione lavorativa e sociale femminile, è un un progetto unico in Europa finanziato con fondi Ue in ambito Horizon 2020 per circa 2 milioni di euro. "Si tratta di una sfida alla società contemporanea allo scopo di cambiare le pratiche di inclusione sociale e rendere disponibile anche a donne con disabilità una "vita normale", fatta di lavoro, istruzione e famiglia - spiega Cinzia Leone, responsabile scientifica del progetto -. Tra i tanti fattori che rendono difficile l'integrazione, la disabilità è quello trasversale più radicato e persistente". La presentazione è in programma il 22 e il 23 settembre a Roma.
In Italia i disabili sono tra i 3 e i 4 milioni (a seconda dei dati Istat o Censis - 2015), rappresentano una percentuale fra il 5% e il 6,7% della popolazione italiana. L'ultima statistica sulle donne disabili in Italia risale al 2008, quando erano stimate essere circa 1.700.000. Partendo da questi presupposti, il progetto scientifico Risewise affronta ogni aspetto della disabilità attraverso un approccio olistico interdisciplinare: sociologia, psicologia, informatica, diritto, ingegneria e politica, con riferimento al quadro normativo esistente e al sostegno delle attuali tecnologie assistive.
"L'obiettivo è anche quello di influenzare la politica pubblica verso le donne e le donne con disabilità - sottolinea Leone - Faranno visite presso le Università e le piccole e medie imprese che partecipano al progetto: coinvolte Italia, Austria, Svezia, Spagna e Portogallo, che apporteranno possibili migliorie per la loro vita sociale, lavorativa e familiare".
Il meeting di inaugurazione si terrà i prossimi 22 e 23 settembre a Roma all'European Space in Via IV Novembre 149. Insieme ai rappresentanti dell'Università di Genova, parteciperanno i Coordinatori delle Università e delle società coinvolte di Brescia oltre che da Spagna, Portogallo, Svezia e Turchia.
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