cronaca

Finiti i soldi per dormire in albergo, trenta persone fuori casa
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Il portone di salita Pollaiuoli 13 è sigillato con una blanda catena, mentre un cartello indica che, se si ha necessità di entrare, bisogna chiedere alla Polizia Municipale. Sono passati due giorni dall'incendio che ha distrutto un appartamento, rendendo inagibile l'intero edificio. Da quel pomeriggio, tutti fuori di casa, circa trenta persone. 

Due notti le hanno passate in albergo, ma ora i soldi del bonus fornito dal Comune sono finiti e non sanno se e quando potranno tornare nelle loro case. "Siamo qui da stamattina, nessuno ci ha ancora fatto sapere nulla. Ho una figlia e non so dove passerà la notte", dice Romina Cassolino.

Lei è la figlia di Francesco, il pensionato finito in ospedale per un principio di intossicazione. In casa c'era anche la 13enne Alessia. A salvarli è stata la piccola Macchia, una cagnolina che ha avvertito il pericolo e li ha fatti scappare. I loro appartamenti si trovano proprio sopra quello devastato dal rogo, dove abitava una famiglia di ecuadoriani. Al momento dell'incendio c'era una bimba di 7 anni sola in casa: è stata lei ad avvisare un carabiniere evitando il peggio.

Gli operai della ditta incaricata vanno e vengono dal palazzo.
Stanno puntellando la struttura, ma ancora non sanno se entro sera sarà agibile. "A casa mia scricchiola il pavimento, due giorni fa era rovente", racconta un'altra signora. In strada non ci sono tutti. Molti lavorano, altri si sono sistemati da amici e parenti. Ma almeno una decina di condomini è rimasta senza alloggio.

"Se non ci dicono niente vado a dormire in Comune, vedrete", promette Francesco Cassolino. La paura è tanta, perché le condizioni di sicurezza sono precarie. Nell'androne ci sono le grate rimosse dai vigili del fuoco per entrare dalla finestra. "Le avevano messe per consentire l'abitabilità", spiega Cassolino. E intanto, sempre al piano terra, fanno bella mostra le quattro bombole di gas appena lambite dalle fiamme due giorni fa. Come mine inesplose in una polveriera.