
Coldiretti sottolinea la presenza di "situazioni che dal punto di vista igienico-sanitario sono ormai inaccettabili" . Non solo, "in taluni casi - si legge nella lettera - sono state rinvenute sostanze stupefacenti che vengono nascoste nelle reti dei pescatori per poi farne commercio notturno. È evidente un problema di ordine pubblico, i pescatori, ormai demoralizzati ed impauriti dalla situazione, hanno il timore di subire ritorsioni contro se stessi, le imbarcazioni e le attrezzature di pesca, come già successo".
L'associazione ricorda di avere "in essere un progetto già comunicato verbalmente per riqualificare ulteriormente l’area, realizzando presso il punto di vendita diretta anche un’attività di ittiturismo. Detto ciò, come ben avrete intuito, non solo non sarà realizzata l’attività di ittiturismo ma, stando alla situazione attuale, potrebbe essere imminente la chiusura dell’attività di vendita diretta".
Per denunciare pubblicamente la situazione di abbandono di quell'area è stata convocata una conferenza stampa, per il 2 settembre 2016 alle ore 16. "Chiediamo infine - conclude la lettera - di essere ricevuti dalla commissione permanente per le attività produttive del Comune di Genova al fine di illustrare meglio, tramite anche supporti audiovisivi, quanto quotidianamente accade in banchina. Infine, chiediamo l’attivazione di un tavolo permanente per la sicurezza con gli enti e le autorità che l’amministrazione riterrà opportuni per affrontare in modo definitivo il problema denunciato".
IL COMMENTO
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