cronaca

La pena di morte disposta dal sedicente Stato Islamico
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I miliziani dello stato islamico hanno decapitato e crocifisso due uomini di una stessa famiglia di al-Mayadin, nella Siria settentrionale accusati di essere ladri. 
Secondo l'accusa i due avrebbe fatto finta di essere uomini della sicurezza dello Stato Islamico per introdursi in case di ricchi e rubare.

Per questo ''M. A. J.'' e ''M. S. J.'' sono stati giustiziati nella zona di Tayba ad al-Mayadin nella provincia settentrionale di Deir Ezzor.

La decapitazione è avvenuta in piazza alla presenza di decine di persone, compresi bambini. I corpi dei due uomini sono stati poi crocifissi, con le teste poste ai loro piedi. E' stato quindi appeso un cartello con i loro nomi e l'accusa: "Furto di denaro dei musulmani usando il nome dello Stato Islamico. La condanna: decapitazione con la spada, esposizione al pubblico per sei ore e riconsegna di tutto il denaro rubato''.

Un rituale che ricorda molto quello che avveniva nella palestina sotto la dominazione romana di duemila anni fa ai tempi di Gesù Cristo dove i ladri venivano crocifissi con un iscrizione che spiegava i motivi.