economia

La variazione per il 2016 del Pil italiano è pari a +0,6%
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"Ieri i dati di Eurostat, oggi l'Istat conferma che la ricetta messa in campo dal governo non è quella giusta! Subito riforme economiche con taglio tasse e incentivi per imprese. Serve una svolta! In Liguria abbiamo iniziato ora tocca all'Italia #ilventodevecambiare". Lo scrive su Facebook Giovanni Toti, presidente della regione Liguria e consigliere politico di Silvio Berlusconi.

Il governatore ligure commenta così i dati Istat che si sintetizzano in cinque parole: crescita ferma e debito record. Nel secondo trimestre il prodotto interno lordo italiano è rimasto invariato rispetto al trimestre precedente ed è aumentato dello 0,7% nei confronti del secondo trimestre del 2015. Il secondo trimestre del 2016 - precisa l'Istat - ha avuto una giornata lavorativa in più del trimestre precedente e una in più rispetto al secondo trimestre 2015.

La variazione acquisita per il 2016 del Pil italiano è pari a +0,6%. La crescita acquisita è la crescita annuale che si otterrebbe in presenza di una variazione congiunturale nulla nei restanti trimestri dell'anno. Nel complesso, secondo la stima diffusa il 29 luglio scorso, il Pil dei paesi dell'area Euro è aumentato dello 0,3% rispetto al trimestre precedente e dell'1,6% nel confronto con lo stesso trimestre del 2015.

Intanto si registra un nuovo record del debito pubblico. A giugno, rileva Bankitalia, il debito delle amministrazioni pubbliche si è attestato a 2.248,8 miliardi, in aumento di 70 miliardi rispetto a maggio. Nei primi 6 mesi il debito delle Amministrazioni pubbliche è aumentato di 77,2 miliardi. Gli effetti dell' emissione di titoli sopra la pari, della rivalutazione dei titoli indicizzati all'inflazione e della variazione del tasso di cambio euro hanno ridotto il debito per 4,4 miliardi.