cronaca

Gli infrarossi termici permetteranno di evidenziare scarichi abusivi in mare, da terra o da imbarcazioni
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L'area marina protetta del Parco delle Cinque Terre da oggi sarà sorvegliata anche dall'alto grazie agli elicotteri della base aerea della Capitaneria di porto, iniziativa possibile grazie a un protocollo di intesa firmato tra il Parco e la Capitaneria di Porto della Spezia.

Saranno gli elicotteri Av 139 della base aeromobile di Sarzana a monitorare la zona protetta anche in notturna, grazie a infrarossi termici che permetteranno di evidenziare scarichi abusivi in mare, da terra o da imbarcazioni oltre a costituire un data base di immagini e filmati.

Una convenzione a costo zero per il Parco che ha validità annuale. "Durante le attività gli uomini della Capitaneria garantiranno passaggi in volo che oltre a sorvegliare serviranno da deterrente" ha detto il presidente del Parco Vittorio Alessandro. In sinergia con la Capitaneria, il Parco ha anche attivato una app alla quale possono accreditarsi i pescatori di pesca sportiva che hanno accesso a particolari aree costiere.

"Questa collaborazione - ha detto il capitano di vascello Paolo Cafaro, comandante della base aeromobili della Capitaneria - garantisce un intervento tempestivo anche su eventuali abusi, non più solo da terra ma anche dal cielo". A margine della firma della convenzione il presidente del Parco Vittorio Alessandro ha lanciato l'idea di unire le due aree marine protette delle Cinque Terre e di Porto Venere in una sola: "Un'idea realizzabile. Questo ci consentirebbe tra l'altro di applicare un unico regolamento, più chiaro per l'utenza".