cronaca

"Distruggono reti e sono come cinghiali" esposto in Capitaneria
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Quando si sono visti davanti al naso tutte quelle trigliette già raggruppate dentro una rete, il branco di delfini che staziona a una manciata di miglia dalla costa di Santa Margherita Ligure non dev'essere andato tanto per il sottile. Tutto quel bendiddio servito praticamente su un piatto d'argento... Così si sono dati da fare e hanno letteralmente fatto a pezzi le reti che i pescatori di Lavagna (Genova) avevano gettato alle 4 del mattino a 20 metri di profondità. Il banchetto è presto terminato perché a parte la fame, le trigliette liguri sono davvero una pregiata leccornia. Fatto sta che i delfini si sono sbranati, prima ancora delle triglie, circa mille metri di reti da pesca meritandosi non solo l'ingrato appellativo di 'cinghiali del mare' ma anche una bella denuncia in Capitaneria di porto.

"Ieri - spiega Luigi Sartor, uno dei pescatori liguri che ha sporto denuncia - i delfini hanno devastato 600 metri delle mie reti calate per la pesca delle triglie a 20 metri di profondità davanti a Lavagna e altri 500 metri sono state ridotte in brandelli a un collega. Tutti li difendono i delfini per la bella immagine che hanno e che danno al nostro mare, ma per i pescatori sono devastanti", come i cinghiali per i contadini, grosso modo. Impossibile sapere cosa abbia pensato il militare della Capitaneria costretto a denunciar delfini. Fatto sta, l'esposto servirà per cercare di ottenere un indennizzo visto che i danni ammontano a svariate centinaia di euro. Del caso si stanno occupando le associazioni di categoria. Non è la prima volta che i delfini strappano le reti: probabilmente stanchi di cibarsi con seppie, calamari, attirati in quel tratto di mare da orate e branzini allevati a migliaia nelle vasche di un'azienda di Lavagna, devono aver pensato che in fondo una triglia fa sempre piacere. Soprattutto se non ti tocca inseguirla. I pescatori pensavano che calando le reti alle 4 del mattino per recuperarle nelle prime ore della sera avrebbe 'salvato' il pescato. Inutile: un piatto di triglie val bene qualche sacrificio. E così i delfini del Tigullio, che non si facevano vedere prima di una certa ora, hanno deciso di andar a pranzo prima. E continueranno a farlo, sempre che con la denuncia non parta anche un atto penale di divieto di avvicinamento alla triglia. Ma escluderli dal banchetto, essendo specie protetta (contrariamente ai cinghiali), sarà davvero molto difficile.