cronaca

Levaggi: "Non interferiscano, noi non siamo in infrazione come loro"
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La Città Metropolitana spinge sull'acceleratore per gli impianti di depurazione di Rapallo e Chiavari ma su quest'ultimo resta il no totale del comune e così Sestri Levante chiede una progettazione parallela di un impianto nel suo territorio per poter dare risposte concrete ai suoi cittadini.

È la sintesi di una mattinata in Città Metropolitana dedicata alla realizzazione degli impianti di depurazione mancanti, e per l'assenza dei quali il Genovesato è ancora in infrazione europea. Per l'impianto di Rapallo ci sono buone notizie: è stato firmato il contratto col raggruppamento di imprese vincitore dell'appalto per il depuratore cittadino ed entro 90 giorni verrà presentato il progetto definitivo.

Per quello del Tigullio Orientale resta lo scontro tra la Città Metropolitana e il Comune di Chiavari fermo sulla sua posizione negativa. "Non si può imporre una scelta non voluta a una comunità - ha detto il sindaco Roberto Levaggi che ha aggiunto che il depuratore a Chiavari e per lo più in Colmata non si farà"

E così Sestri Levante, guidato dal vicesindaco Metropolitano Valentina Ghio, ha chiesto formalmente alla Città Metropolitana che venga preso in considerazione, se il progetto comprensoriale si incaglierà ulteriormente, il progetto di un impianto di vallata per la Val Petronio che possa servire i tre comuni di Castiglione Chiavarese, Casarza Ligure e Sestri Levante.

Enrico Pignone, consigliere delegato all'ambiente della Città metropolitana:
"Manteniamo l'impegno preso verso i cittadini di adeguare gli impianti di depurazione del territorio alle normative europee, e, per quel che riguarda il Tigullio Orientale, dà seguito alla decisione presa dall'Assemblea d'Ambito, che individuò come preferibile fra diverse opzioni proposte proprio il depuratore comprensoriale unico nell'area della Colmata a mare in Chiavari".

Anche i CinqueStelle della Regione Liguria sono critici sul progetto del depuratore del Tigullio Orientale presentato questa mattina in conferenza dei servizi nella Città Metropolitana. Il consigliere regionale pentastellato Gabriele Pisani in una nota lo definisce un "progetto sbagliato, assurdo" le cui ripercussioni negative si ripercuoterebbero solo sugli abitanti di Lavagna. "Mentre Sestri Levante e Casarza Ligure vedranno risolti i problemi della depurazione senza subire il minimo danno, i cittadini e i lavoratori turistici di Lavagna subiranno danni per 5 anni, per poi vivere sopra la vera e propria bomba ecologica delle tubature sottomarine".

Intanto il sindaco di Chiavari Roberto Levaggi, contrario all'opera, rincara la dose e in una nota si scaglia contro Sestri Levante che ha chiesto che, qualora si bloccasse il progetto su Chiavari, venga presa in considerazione l'ipotesi di un impianto comprensoriale per la Val Petronio: "Si stigmatizza che un ente locale come Sestri Levante, che è in infrazione comunitaria e che non ha saputo realizzare negli anni scorsi con una giusta programmazione, nonostante sia una cittadina turistica, il proprio impianto di depurazione, critichi l'atteggiamento di un'altra amministrazione, quella di Chiavari, che l'impianto ce l'ha da tempo e non è in infrazione".

Levaggi nella nota si dice stupito per la "palese interferenza di un comune che avrebbe dovuto programmare attentamente la sua politica ambientale e realizzare il proprio impianto, mentre invece oggi caldeggia la realizzazione di una struttura che comporterebbe oltre 11 km di condotta di cui gran parte davanti alle spiagge turistiche del golfo, e soltanto per risolvere le proprie inadempienze".