
Per mercoledì prossimo, inoltre, è atteso l'arrivo dei funzionari dell'Alto Commissariato per i Rifugiati dell'Onu. Nel contempo, la Croce Rossa inizierà a innalzare la cucina da campo e entro il prossimo fine settimana, o l'inizio della prossima il centro potrà aprire. Il regolamento del centro di transito deve essere ancora approvato ma secondo quanto appreso ciascun migrante potrà decidere o meno di farsi identificare all'ingresso.
Da allora sarà assistito da un gruppo di mediatori linguistici e culturali che gli indicheranno le possibilità offerte dall'Italia e entro le successive quarantotto o settantadue ore dall'ingresso dovrà decidere, se restare in Italia e chiedere lo stato di profugo oppure rinunciare. In questo ultimo caso dovrà lasciare il centro. Per i prossimi mesi è previsto l'arrivo di altri 30 moduli abitativi che tuttavia potrebbero non risultare necessari se nel frattempo la Francia dovesse riapplicare il Trattato di Schengen rimuovendo i controlli alla frontiera istituiti il 3 novembre scorso durante l'allarme terrorismo.
IL COMMENTO
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