cronaca

Pastorino furioso: "Governo cinico, è uno schiaffo alla città"
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Mentre Ericsson si rifiuta di sedersi al Ministero per discutere dell'ennesimo piano esuberi contestato dai lavoratori, il Governo presenzia alla convention annuale organizzata dall'azienda proprio a Palazzo Madama. All'evento ci sono anche l'ad di Ericsson Italia, Nunzio Mirtillo, e il Ceo generale Hans Vestberg. Per il Governo presenti Renzi e i ministri Poletti, Calenda e Franceschini.  Una concomitanza che ha acceso l'ira di Gianni Pastorino, consigliere regionale di Rete a Sinistra. 

"Si meriterebbero un applauso, tutti quanti, per il cinismo: soprattutto Calenda, che non batte ciglio di fronte alle scorribande dell’azienda, e anzi la omaggia con la sua presenza al vernissage. Come Rete a Sinistra consideriamo quanto sta avvenendo a Roma un schiaffo alla Città di Genova, al Presidente della Regione Toti, al Sindaco Doria; ma soprattutto alle centinaia di lavoratori che proprio in questi giorni si stanno battendo in tutti i modi per scongiurare le procedure di licenziamento", attacca Pastorino.

"Ci auguriamo che domani Renzi annunci di aver risolto tutto, tra un cocktail e l’altro; ci aspettiamo che il Governo dica che a Genova, come nel resto di Italia, non ci saranno esuberi. Perché se così non fosse, saremmo davvero di fronte alla più grossa presa in giro che si possa immaginare. Ci piacerebbe sapere cosa ne pensa di tutto ciò quella che si definisce 'la principale forza di opposizione in Consiglio Regionale', la quale da tempo viene a dirci che sta dialogando col Governo per far si che il tavolo Ericsson-Mise avvenga presto", continua Pastorino.

Ma se Ericsson non ritirerà i licenziamenti, osserva Pastorino, "allora vorrà dire che ancora una volta avremo una certezza: il Governo Renzi risponde esclusivamente ai poteri forti di questo Paese, e non è in grado di dare nessuna risposta né ai lavoratori né alle istituzioni locali che in questi giorni chiedono di bloccare questa devastazione occupazionale. La cosa tragica è che Ericsson parla ostinatamente di 'innovazione' e intanto licenzia persone. Ma forse per loro l’innovazione è proprio questo: lasciare a casa i dipendenti". 

Sulle barricate anche la Cgil: "È sconcertante che dopo il rifiuto da parte di Ericsson di incontrare il Governo presso il Ministero dello Sviluppo economico, le parti si incontrino in un evento dedicato all’innovazione e alla crescita. Ci attendiamo che in questo incontro si parli soprattutto di un vero piano industriale che non tagli il personale ma che sappia qualificare le proprie risorse, a partire dalle donne e uomini che ogni giorno lavorano in azienda e che sia l’occasione per fissare l’incontro presso il Ministero dello Sviluppo Economico". 

Per il Movimento 5 Stelle si tratta di "uno schiaffo a Genova e alle centinaia di lavoratori Ericsson in esubero che da mesi attendono risposte chiare sul proprio futuro. Siamo di fronte allo specchio fedele di un Governo sempre più piegato ai voleri delle lobby e dei poteri forti di questo paese, ormai lontano anni luce dalla realtà e dai propri cittadini".