La squadra mobile ha organizzato un servizio di sorveglianza per i familiari di Francesco Larosa, l'uomo di 65 anni ucciso lunedì dal nipote Roberto Bruzzese per questioni di confini tra le due case dove vivono a Pontedecimo. Il servizio, con un passaggio a cadenza regolare di una pattuglia di agenti, è scattato dopo le nuove minacce subite da uno dei figli della vittima quando sono stati tolti i sigilli dalla scena del delitto. Al suo arrivo, all'uomo è stato detto che avrebbe fatto la fine di suo padre. Dopo questo episodio, e quelli degli anni precedenti, gli agenti hanno così deciso di sorvegliare l'abitazione per evitare che le minacce possano degenerare.
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