Puntare sul meglio della sanità ligure e carpire dalle Regioni virtuose ciò che funziona. In estrema sintesi, è questa la descrizione che Sonia Viale, assessore regionale alla Sanità, utilizza per descrivere la riforma del sistema sanitario ligure. "Voglio respingere al mittente le accuse che noi copiamo un solo modello", sottolinea Viale a Primocanale. "Noi abbiamo avuto la forza e il coraggio di andare a vedere cosa fanno nelle varie regioni benchmark - Lombardia, Veneto, Toscana ed Emilia. In ognuna di questa abbiamo trovato qualcosa che poteva essere utile al nostro sistema". Ma qual è la vera novità di questa riforma? "La cosa straordinaria - spiega l'assessore regionale - è che riesce a trovare il bandolo della matassa. Mi sono ritrovata assessore alla Sanità lo scorso 7 luglio con una miriade di problemi. Seguendoli tutti, uno per uno, mi sono resa conto che fossero dovuti a una mancanza di organizzazione. Abbiamo trovato il bandolo della matassa che ci permetterà, non di risolvere il problema specifico, ma di dare il modello organizzativo. Poi starà alla capacità dei dirigenti di andare a capire quali sono i singoli problemi e di dare risposte ai cittadini".
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