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Già 2 milioni di firme raccolte online, Londra e Edimburgo rilanciano
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Un filone si fa strada online, nel Day After del referendum sulla Brexit: corre attraverso Twitter e si chiama #Regrexit, da 'regret', ovvero 'rammarico, rimorso, pentimento, rimpianto'. Si tratta di un hashtag lanciato ieri mattina, quasi contemporaneamente a una petizione lanciata da un gruppo di parlamentari britannici per indire un nuovo referendum, che sul sito ufficiale petition.parliament.uk nel tardo pomeriggio aveva ottenuto due milioni di firme. 

E allora c'è ad esempio chi twitta "#Brexit #Regrexit? credo che abbiate ancora una possibilità e continua a crescere..." e di seguito aggiunge le indicazioni per chiedere il secondo referendum. L'hashtag viene segnalato anche dalla Cnn, con diversi tweet di persone che sembrano pentite di aver votato a favore dell'uscita. 

Le firme sulla petizione per chiedere un nuovo referendum sulla Brexit hanno raggiunto quota 2 milioni e continuano ad aumentare di ora in ora. Lo si legge sul sito del governo britannico dove sono pubblicate tutte le petizioni.

Sul sito petition.parliament.uk le firme aumentano di minuto in minuto. Per dare la propria adesione alla proposta basta cliccare su 'sign the petition' e compilare tutti i campi. Naturalmente possono firmare solo i cittadini britannici e i residenti nel Regno Unito. Secondo la mappa pubblicata sul sito, la più alta concentrazione si trova nelle principali città della Gran Bretagna, Londra in testa.

Contemporaneamente la strana coppia Nicola Sturgeon-Sadiq Khanguida la carica sul fronte istituzionale e manda a Bruxelles il messaggio che Londra e Edimburgo non si considerano 'out'. Forte dell'oltre 60% dei voti scozzesi pro-Ue, la first minister scozzese non ha voluto perdere neanche un minuto e ha subito convocato una riunione straordinaria del suo governo.

Fuori dalla residenza ufficiale parlando con i tanti giornalisti presenti non si è limitata a ribadire che "l'opzione di un secondo referendum sull'indipendenza è già sul tavolo", come aveva annunciato subito dopo i risultati sulla Brexit. La volitiva leader della Scozia si è spinta oltre precisando che la lunga procedura per poter convocare un nuovo referendum è stata avviata. Qualche giornale ha parlato di settembre come possibile data per un'altra consultazione sull'indipendenza, ma nessuna fonte interna al governo ha confermato. Sul fronte europeo Sturgeon si è dimostrata, se possibile, ancora più determinata.