cronaca

L'amarcord: "Sempre un'emozione tornare dai miei ragazzi"
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“Noi gli agenti non li stampiamo, se mi dite dove stamparli ne avremmo uno ad ogni angolo della città”. Con una battuta Franco Gabrielli, attuale capo della Polizia di Stato, non nasconde, le difficoltà di organico della polizia dopo il vertice con i capi delle questure della Liguria a Genova.

Ma difende il lavoro svolto, a partire dalla questione migranti a Ventimiglia giudicata per ora risolta. "È sotto controllo grazie al lavoro svolto dalla questura di Imperia e dal tutto il sistema che ha svolto un adeguato controllo. Il ministro degli Interni - ha detto Gabrielli - lo ha ripetuto in più circostanze: noi siamo Paese accogliente, diamo accoglienza ma la diamo laddove riteniamo opportuno darla. Non è opportuno creare situazioni di assembramento anche comprendendo le legittime aspirazioni di gente che vuole attraversare il confine. Ma se dall'altra parte, per motivi anche comprensibili visto il periodo che sta vivendo la Francia, questo non è possibile, credo che non sia giusto che quel territorio viva una condizione di disagio".

Quella genovese è la tappa di un viaggio nazionale all’interno delle questure per confrontarsi con le realtà locali. Tra le emergenze nazionali e liguri c’è il terrorismo. "Ovvio che per la polizia di Stato e per il ministero il tema e la minaccia terroristica siano al vertice delle nostre attenzioni. Saremmo dei folli se non fosse così. La minaccia esiste, per fortuna non abbiamo sentore di progetti imminenti, ma dobbiamo essere tutti molto attenti”, ammonisce. 

E poi le infiltrazioni della ‘ndrangheta con i recenti arresti a Lavagna. "La recente operazione conferma che da parte nostra l'attenzione e il contrasto contro ogni forma di crimine sia esso organizzato o di colletti bianchi c'è sempre, e ci sarà anche in futuro", dice Gabrielli.

Nella giornata genovese del capo della Polizia non manca infine un amarcord. Tra i primi incarichi del Gabrielli poliziotto ci fu infatti quello del reparto mobile a Genova. È sempre una grossa emozione tornare e mi ha fatto piacere che alcuni ragazzi del reparto mobile mi hanno fatto dono di una fotografia di quei tempi. Quella di Genova è una polizia che ha vissuto momenti difficili - ha detto il capo della polizia riferendosi ai fatti del G8 del 2001 - e tutti insieme dobbiamo aiutarci e aiutare le istituzioni e l'amministrazione a superare certe incomprensioni".