"Per chi, come me, conosce da vicino i comportamenti della multinazionale svedese non c’è nulla da stupirsi. Ericsson rifiuta qualsiasi confronto sui programmi di sviluppo, imponendo come unica soluzione il diritto unilaterale di licenziare, licenziare, licenziare. Eppure stiamo parlando di un’azienda senza problemi di bilancio, che divide congrui profitti fra gli azionisti, ma che continua imperterrita a cercare scappatoie per ridurre i costi del lavoro".Così il consigliere regionale di Rete a Sinistra Gianni Pastorino torna all'attacco dopo l'ennesima brutta notizia per i lavoratori Ericsson, tornati in piazza appena saputo che l'azienda non parteciperà all'incontro al Mise fissato per il 22 giugno. Quindi, lavoratori subito in piazza, e Pastorino annuncia che ci sarà: "Mi auguro che ci siano anche il Comune e la Giunta regionale, per questo mi sto attivando nei confronti di Toti e Rixi".
"Credo che tutto questo dimostri la necessità di superare le diverse appartenenze politiche, stabilendo una forte coesione fra Comune di Genova e Regione Liguria. Sia compiuto ogni sforzo per salvaguardare dell’occupazione in Ericsson, ma anche per dare un senso al progetto Erzelli, che rischia di essere ricordato non come un’opportunità di sviluppo e occupazione, bensì come un’operazione che ha determinato la scomparsa di alcune importanti aziende dal territorio", conclude Pastorino
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