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Su Savona: "Diaspro ha pagato il suo essere un grillino radicale"
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"Queste sono elezioni da cui Pd e centrodestra escono molto male". A dirlo è il senatore Maurizio Rossi (Gruppo Misto - Liguria Civica) intervenuto in diretta a Primocanale per commentare i risultati delle elezioni amministrative 2016. Il calo dell'affluenza - secondo il senatore - è frutto di una strategia precisa del premier Renzi. "Visto che avevano capito che le elezioni sarebbero andate male per il Pd, hanno cercato di parlare più del referendum che delle elezioni".

Il parlamentare genovese si sofferma sul voto a Savona e sui tre candidati - Battaglia, Caprioglio e Diaspro - che hanno ottenuto il maggior numero i preferenze. "Alla vigilia avevo detto 1X2 perché sono tre buoni candidati. Con una differenza però. Le due donne sono due professioniste. Diaspro è un candidato molto forte che ha pagato il fatto di essere un 5 Stelle della prima generazione. È un radicale, e questo lo sta pagando. Io lo vedo anche in Parlamento che anche i grillini stanno cambiando".

Il senatore mette l'accento sul fatto che cinque ani fa Berruti avesse vinto con quasi il 58%. "Questo significa - dice - che il Pd ha perso il 26%. Il centrodestra invece è rimasto lì rispetto a cinque anni fa, anche se Toti l'anno scorso aveva preso quasi il 40% a Savona.Quindi perde il 14%".

Alla luce di questi risultati, cosa bisogna aspettarsi in vista delle elezioni di Genova? "Manca la classe imprenditoriale e manca la classe politica", dichiara Rossi. "Bisogna metterci la faccia. Io l'ho fatto, molti altri no. Si continua a girare sui soliti nomi e per questo poi hanno possibilità di vincere i 5 Stelle. Bisogna però capire come si ricomporranno i partiti di qui in avanti, perché - conclude il senatore - già da oggi ne vederemo delle belle. Soprattutto all'interno del Pd, che rischia una scissione. Mentre nel centrodestra nazionale Toti è in ascesa e punta molto sull'alleanza con La Lega Nord".