cronaca

De Ferrari: "Dalla Lega solo demagogia"
1 minuto e 38 secondi di lettura
"Sono mesi che chiediamo alla maggioranza di approvare la nostra proposta di modifica alla legge regionale per garantire un maggiore presidio sul territorio. Ma non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire. E ora che il presidio sul territorio è stato smantellato, chi tutelerà gli agricoltori?". Marco De Ferrari, portavoce del Movimento 5 stelle, attacca la Lega sull'emergenza cinghiali che ha colpito il centro di Genova negli ultimi giorni. "L'assessore Mai relazioni subito sui motivi di questi assurdi provvedimenti. Vuole davvero tutelare gli agricoltori? Oppure la Lega - come è uso e costume del Partito dal colore verde ruspante - ha creato ad arte il massimo disagio possibile ai nostri agricoltori con il solo scopo di tutelare la lobby dei cacciatori così cara al Carroccio? E' necessaria l'istituzione di un osservatorio permanente tra regioni e Ispra in grado di censire e risarcire i danni provocati dalla fauna selvatica".

E' intervenuto sull'argomento anche l'assessore comunale all'ambiente Italo Porcile: "Il Comune di Genova a oggi non è competente in materia di fauna selvatica, in merito ai continui arrivi di cinghiali in città è vittima della mancata programmazione della Regione Liguria e della Città metropolitana di Genova. L'ex Provincia di Genova aveva gestito benissimo il fenomeno fino a qualche anno fa - ha detto ancora l'assessore - . Il passaggio di competenze tra Regione e Città metropolitana non è andato a buon fine, non si può scaricare la gestione del problema sul Comune che non ha competenza. Il problema dei cinghiali in città va risolto a monte, è di competenza di altri enti - continua - Nel Comune di Genova esiste un'ordinanza sindacale che limita a situazioni eccezionali l'abbattimento della fauna selvatica ma non siamo ancora arrivati a questo punto, dobbiamo verificare il possibile utilizzo di gabbie per ricollocare i cinghiali nelle aree extraurbane. La soluzione cruenta sarebbe molto facile ma è sbagliata, la ritengo l'ultima soluzione possibile.