
"Abbiamo appena avviato le pratiche con l’Agenzia del territorio per arrivare a una stima del valore dell’immobile: è chiaro – ha proseguito l’assessore Cavo - che l’operazione ha un valore patrimoniale ma ha anche un forte valore di sostegno al teatro e al suo tentativo in atto di raggiungere un pubblico più vasto ed eterogeneo. Cedere non un immobile qualsiasi ma un gioiello come il teatro della Gioventù (peraltro appena ristrutturato dopo i danni alluvionali) significa offrire al Carlo Felice la possibilità di ampliare la sua programmazione e di poter utilizzare una sala con una diversa capienza, che per alcune rappresentazioni e sperimentazioni può risultare più adatta. L’immobile ovviamente continuerà ad avere un vincolo di destinazione d’uso per iniziative teatrali e culturali".
Nel corso dell’audizione sono state ascoltate anche le rappresentanze sindacali: "La nostra scelta di cedere un immobile di pregio al teatro non può non essere colta, a Roma, come ulteriore elemento a sostegno del piano di risanamento del Carlo Felice, che prevede un pareggio di bilancio nel 2018. La Regione – ha concluso Cavo - ha fatto la sua parte, ora il governo deve fare altrettanto".
IL COMMENTO
Genova, la rivincita delle "periferie"
Silvia Salis eletta nuova sindaca, a Genova vince il cambiamento